In Sicilia aumenti anche fino al 50% degli evasori della tassa sui rifiuti perchè si privilegia il pagamento delle bollette di luce e gas sobbarcandosi cifre esorbitanti.
In Sicilia ricorre un aumento vertiginoso del numero degli evasori della Tari, la tassa sui rifiuti, perché impossibilitati a pagare le bollette allorchè, ritenendo più essenziali i servizi di luce e gas, sono loro malgrado costretti a pagare per le bollette di luce e gas cifre esorbitanti frutto delle speculazioni anche delle compagnie energetiche sulle quali i governanti solo a parole e non in pratica intenderebbero tassare sensibilmente gli extra profitti anche fino al più 600%, come per l’Eni. Una riduzione dei paganti della tassa sui rifiuti, tra le famiglie a reddito medio – basso o in difficoltà economiche, si è registrata già a marzo, e poi si è aggravata progressivamente nei mesi successivi. Ovviamente tutto ciò si ripercuote sulle casse dei Comuni, già disastrate, e quindi sull’efficacia dei servizi offerti ai cittadini, già disastrosi. Alcuni esempi: a Mazara del Vallo vi è un meno di oltre il 50% nei versamenti della Tari. A Gela del 10%.