Lo dice a LaPresse Giacomo Frazzitta, l’avvocato di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, che segue fin dall’inizio la vicenda della bimba sparita da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani il primo settembre 2004. “Il caso di Denise come tanti altri casi dovrebbe lanciare un allarme e far riflettere sulla necessità di gente capace di poter affrontare tematiche di questo genere. Serve intervenire immediatamente con delle task force che purtroppo noi in Italia non abbiamo. Servono psicologi e criminologi e che le forze dell’ordine si mobilitino immediatamente”, continua Frazzitta ricordando anche il caso di Kata, la bimba di 5 anni scomparsa da Firenze il 10 giugno 2023 “dove come nel caso di Denise Pipione la matrice può rintracciarsi in matrice intrafamiliari o condotte amicali”.
In casi di scomparse e soprattutto quando si parla di minori “le prime 48 ore sono fondamentali se non approcciamo nel modo più corretto non ne verremo mai fuori da questi dati tragici”.
In merito alla scomparsa di Denise e al fatto che nei giorni scorsi a Mazzara del Vallo è stato vandalizzato il murales che raffigurava la piccola per Frazzitta non solo “è un fatto angosciante” ma “dimostra che c’è permanente e immanente all’interno di questa cittadina una condotta odiosa. Questo dovrebbe incuriosire gli inquirenti. C’è una condotta seriale, che dovrebbe farci porre delle domande”. Assicura inoltre il legale che “stanno continuando a lavorare su una nuovo pista che speriamo possa avere un risultato” ma “fin quando non abbiamo certezze non posso dire di più”.