Centro di Bioetica Evangelium Vitae: \”Chiudere i reparti di pediatria e ginecologia all\’ospedale di Licata\”

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Chiudere i reparti di Ginecologia e Pediatria dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso “fino a quando l’Autorità proposta non sia nelle condizioni di offrire un servizio sanitario a favore dei bambini di Licata, esente da pericoli.” Lo ha chiesto il professore Vincenzo Di Natali, docente di bioetica e rappresentante dell’associazione Centro di Bioetica Evangelium vitae, in una lettera indirizzata al sindaco Giuseppe Galanti.

“Da alcune segnalazioni pervenute, sembra che la salute dei bambini soprattutto della Sua città sia seriamente a rischio, per il numero inadeguato del personale medico nei reparti di Pediatria e Ginecologia dell’Ospedale di Licata. Senza volere creare allarmismi inutili e volendo salvaguardare la salute – se non proprio la vita dei bambini – le chiediamo, in qualità di Sindaco, e primo responsabile della salute dei cittadini, di verificare se la pianta organica del personale medico ed infermieristico sia nelle condizioni di assicurare un adeguato servizio sanitario alle esigenze del territorio. Nel servizio sanitario, la pianta organica del personale sanitario di ogni reparto ospedaliero è il risultato di un accurato studio che gli esperti nelle varie discipline formulano al fine di assicurare un servizio consono a salvaguardare la salute delle persone. I medici e gli infermieri, contemplati nel numero in organico, infatti, si riuniscono per studiare in modo scientifico le strategie per offrire il servizio migliore alle persone, così come contemplato nella nostra Costituzione e, pertanto, di evitare gravi infortuni, con conseguenze nefaste. Nei reparti di Pediatria e Ginecologia dell’Ospedale di Licata, oggi, svolgono l’attività lavorativa medici che, come numero, sono abbastanza inferiore a quelli previsti dalle piante organiche. Per assicurare una presenza medica continua, si fa ricorso ad altri medici in servizio in altri siti ospedalieri, come una forma di tappabuchi in periodo di emergenza, determinando una serie di rischi nella continuità del servizio medesimo. L’emergenza continua, divenuta ormai cronica, nel presidio ospedaliero di Licata, non permette di pianificare ed organizzare l’attività medica a favore dei bambini e delle gestanti, che sono posti così a gravissimi rischi di cui non desideriamo nemmeno pronunciarci ma lasciamo alla sua immaginazione cosa potrebbe succedere. Gentile signor Sindaco, lei è ben consapevole quanto sia importante, per qualsiasi attività lavorativa l’organizzazione del lavoro. Pertanto ci chiediamo: fino a che punto i reparti di Pediatria e di Ginecologia sono nelle condizioni di pianificare, con opportune riunioni di personale, lo svolgimento del servizio? O dobbiamo aspettare la triste notizia di qualche decesso? Quale famiglia della sua città sarà colpita da una grave sventura per mancanza di un adeguato servizio? Siamo convinti che la Sua sensibilità e l’attenzione verso il territorio, metterà in atto tutto il suo carisma per riportare le piante organiche in modo adeguato o a chiedere diversamente la chiusura dei Reparti sopra indicati.”

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