Dopo i risultati non proprio entusiasmanti alle Amministrative, organizzato un tavolo di confronto del centrodestra a Palazzo dei Normanni. I dettagli.
Gli esiti delle elezioni Amministrative in tutta Italia non sono stati ritenuti del tutto gratificanti dalle forze politiche del centrodestra. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha puntato il dito contro la scelta dei candidati sindaco avvenuta troppo tardi, ad un mese dal voto. E ha bacchettato così: “La prossima volta non si ripeta lo stesso errore”. La bacchettata di Salvini sarà stata avvertita anche in Sicilia dove il centrodestra, su iniziativa del leader di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, si riunirà venerdì prossimo, 5 novembre, a Palermo, a Palazzo dei Normanni, alle ore 18. Nell’ordine del giorno non si usano politichese e mezzi termini, bensì è stato scritto: “La scelta del candidato sindaco di Palermo alle Amministrative nella primavera del 2022”. La conquista della quinta città d’Italia per estensione è ritenuta fondamentale per l’effetto trascinamento che avrebbe sulle successive elezioni Regionali nell’autunno del 2022. Dunque, no a confronti parolai a distanza sulla stampa. Sì alla concretezza, e subito, prima che sia troppo tardi. E lo stesso Miccichè annuncia: “Si tratta di un primo incontro per capire chi saranno i protagonisti del centrodestra per le prossime elezioni Comunali a Palermo. Sarà importante capire quali e quante saranno le liste in appoggio alla candidatura che sarà scelta dal centrodestra”.
Durante il tempo appena trascorso è insorta la questione “Lega”, ovvero se la Lega fosse disposta e pronta a partecipare al negoziato del centrodestra. Il rischio da evitare è la spaccatura tra sovranisti e moderati, per non concedere alcun vantaggio al centrosinistra. Ebbene il dubbio è stato risolto dal deputato regionale del Carroccio, Vincenzo Figuccia, che ha affermato: “Sarà un vertice al gran completo. Sarebbe da coglioni consegnare la città di Palermo al Partito Democratico dopo le macerie lasciate da Orlando. Dopo avere passato notti insonni ho deciso di chiamare tutti, perché Palermo chiede di essere liberata e per fare questo serve unità e impegno” – conclude. Nel frattempo, però, sarebbe insorta un’altra questione, ossia la guida della coalizione: Forza Italia la rivendica quale primo partito, e Musumeci quale presidente della Regione eletto proprio dalla stessa coalizione.
Ordunque all’orizzonte non si profilano rose e fiori, ma, forse, scintille. Alla partenza ciascuna formazione politica lancerà sul tavolo del confronto le proprie proposte di candidatura a sindaco di Palermo. Ad esempio, Fratelli d’Italia con Carolina Varchi, Diventerà Bellissima con Alessandro Aricò, l’Udc con Roberto Lagalla che sarebbe gradito anche a Forza Italia, gli Autonomisti con Toto Lentini, poi la Lega, si ipotizza, con Francesco Scoma, e gli altri, tra Cantiere Popolare e Democrazia Cristiana, ancora, al momento, sarebbero senza un asso nella manica.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)