L’azienda farmaceutica è stata denunciata per il taglio alla produzione dei vaccini anti-Covid che porterà nel nostro paese ad una riduzione del 30% delle dosi di vaccino, nonostante gli accordi presi dall’Italia con la società.
«Chiediamo alle Procure siciliane – si legge in una nota del Codacons – di aprire indagini sulla decisione unilaterale di Pfizer di ridurre le consegne di vaccini, alla luce delle possibili fattispecie penali di inadempimento di pubbliche forniture, truffa, concorso in epidemia colposa e frode in commercio. Il comportamento dell’azienda sembra infatti violare il contratto siglato con lo Stato Italiano e gli accordi commerciali avviati, attraverso una riduzione unilaterale e ingiustificata di forniture essenziali per il nostro paese che potrebbe configurare veri e propri reati».
Il Codacons sta inoltre predisponendo sul proprio sito un modulo attraverso il quale tutti i cittadini ultrasettantenni potranno chiedere i danni alla Pfizer per la riduzione delle dosi di vaccino consegnate nelle prossime settimane all’Italia, e chiedere al Governo di procurare dosi di vaccino presso altre aziende o ricorrendo agli istituti farmaceutici militari per la loro produzione.
La Sicilia avrà una riduzione di circa il 23,8 per cento. Su 49.140 dosi previste inizialmente ne riceverà soltanto 37.440: ovvero -11.700.
Dalla ripartizione delle dosi (considerate ormai su 6 per ogni fiala e non più 5) resa nota dall’ufficio del Commissario straordinario Domenico Arcuri è emerso che Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d’Aosta sono le uniche regioni che non avranno tagli nella distribuzione dei vaccini Pfizer-BioNTech.
L’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto con circa 25mila dosi sono le regioni più penalizzate, poi il Lazio con 12 mila la Puglia con 11.700. Dalla prossima settimana, quindi, a fronte delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi (-29%).