Un comandante dell’Arma dei Carabinieri, in servizio alla Compagnia di Canicattì, pur avendo diritto all’assegnazione a titolo gratuito dell’alloggio di servizio, è stato costretto ad agire in giudizio, tramite gli avvocati Girolamo Rubino e Santo Botta, per ottenere l’accertamento del danno subito in ragione del ritardo nell’assegnazione dell’alloggio fuori caserma spettante al militare in quanto comandante di stazione, ottenuto solo 8 anni dopo la richiesta. Si è costituito in giudizio il Ministero della Difesa, rappresentato e difeso dall’avvocatura dello Stato, escludendo ogni forma di responsabilità imputabile per il ritardo nell’assegnazione dell’alloggio e insistendo, in ogni caso, per il rigetto del ricorso. Il Tar ha accolto le tesi difensive degli avvocati Girolamo Rubino e Santo Botta, e ha condannato l’Arma dei Carabinieri a risarcire al carabiniere il danno dallo stesso subito, nella misura dei costi da lui sopportati per il reperimento di una sistemazione abitativa alternativa, oltre a rimborsare allo stesso le spese del giudizio.
Notizie correlate
-
Il TAR accoglie il ricorso di un Vigile del fuoco infortunatosi nel corso dell’espletamento di una prova concorsuale
Condividi Visualizzazioni 139 Nel 2018, Il Sig. G.G., originario di Palermo, di anni 47, in possesso... -
Palma di Montechiaro, anche quest’anno i delfini non hanno tradito le attese
Condividi Visualizzazioni 132 Uno spettacolo che si ripete ogni anno. Il passaggio nelle acque cristalline della... -
“La Strana Coppia”, sabato e domenica al teatro Pirandello
Condividi Visualizzazioni 138 “La Strana Coppia”, la celebre commedia di Neil Simon, approda sul palco del...