La delegazione agrigentina del Co.N.Al.Pa, beato Rosario Livatino con il suo Presidente e Segretario provinciale Cav. Domenico Bruno e geom. Alfonso Scanio, ha presentato una circostanziata denuncia all’Autorità Giudiziaria relativa all’abbattimento totale di alcuni esemplari di pino domestico, al Viale dei Pini in località San Leone, dell’età presumibile di anni 60 poichè la potatura sembrerebbe ingiustificata, tenuto conto delle modalità tecniche eseguite.
Poiché la zona è sottoposta a vincolo tutorio, la Delegazione Provinciale del Conalpa sostiene che non si sarebbe potuto operare senza la preventiva autorizzazione dell’Ente Parco o della Soprintendenza.
L’azione compiuta determina un danno irreparabile per l’aspetto paesaggistico ed ecologico della zona e del benessere dei cittadini. (Assorbimento anidride carbonica e conseguente riduzione di ossigeno).
E’ parere della Delegazione Conalpa che l’intervento di taglio ha messo ulteriormente in pericolo la stabilità degli alberi in considerazione che prima del taglio, tramite la chioma si appoggiavano e si sostenevano l’un l’altro, come potrà evincersi dalle piante rimaste che, prima o poi, si teme subiranno la medesima sorte se non si interviene in maniera decisa da parte delle Autorità preposte.
Certamente i pini non stanno bene ma il precario stato di salute in cui versano è ascrivibile alla cattiva realizzazione del marciapiede, effettuato diversi anni or sono, che ha compromesso il naturale sviluppo delle piante in quanto ha determinato l’asfissia radicale ed il conseguente marciume di queste.
La delegazione Co.N.Al.Pa. di Agrigento è del parere che:
- sia necessario eseguire un’indagine conoscitiva sullo stato di salute dell’apparato radicale delle piante;
- si provveda all’allargamento delle conche attorno ai tronchi al fine di favorire la traspirazione dell’apparato radicale.
La Delegazione Conalpa di Agrigento ha chiesto all’Autorità Giudiziaria di accertare eventuali ipotesi di reato di danneggiamento aggravato a carico di pubblici Ufficiali e/o professionisti che hanno ordinato e diretto i lavori di taglio e potatura e delle ditte che hanno eseguito i lavori, le quali devono essere in possesso di caratteristiche precise dettate dalla legge.