La Cassazione ha rigettato il ricorso della difesa e ha confermato, rendendola definitiva, la condanna a 6 anni e 6 mesi di reclusione inflitta sia in primo che in secondo grado all’imprenditore di Racalmuto, Calogero Romano, 68 anni, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo la Dda di Palermo, Romano avrebbe intrattenuto rapporti d’affari con gli ex capimafia di Racalmuto, Maurizio Di Gati e Ignazio Gagliardo, che è stato dipendente dello stesso Romano, poi collaboratori della giustizia. E sarebbe stato in contatto di interessi anche con il già capo di Cosa nostra agrigentina, Giuseppe Falsone.
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