“Confische alla mafia”, intesa istituzionale

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Accordo operativo tra Regione Siciliana e Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Dettagli e interventi.

E’ adesso operativo un apposito accordo istituzionale sottoscritto tra la Regione Siciliana e l’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, diretta dal prefetto Bruno Corda, in presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta. E in riferimento a ciò il presidente Renato Schifani prospetta: “La mafia si colpisce al cuore con il sequestro dei patrimoni. Ed è un principio non negoziabile quello di restituire alla comunità i beni confiscati, affinché i cittadini trovino un ristoro ai danni subiti dalla criminalità organizzata. Dal 2008 il numero dei sequestri è aumentato grazie alle misure dei pacchetti sicurezza approvati in quegli anni. Tanta strada si è fatta da allora e c’è l’impegno da parte nostra a fare sempre di più, anche grazie alla collaborazione e al sostegno del governo nazionale e dell’Agenzia. Serve costruire e mantenere un sistema fluido e operativo che sia soprattutto un segnale importante nei confronti dei cittadini, in particolare di quelli che hanno subito danni da parte della mafia: devono sapere che le Istituzioni ci sono e combattono al loro fianco. La criminalità organizzata va combattuta senza se e senza ma”. E il direttore dell’Agenzia, Bruno Corda, sottolinea: “Il protocollo servirà a creare un rapporto ancora più stretto tra l’Agenzia dei beni confiscati e la Regione Siciliana, che detiene più di un terzo dell’intero patrimonio immobiliare che noi gestiamo. Ecco perché avere uno stretto rapporto di collaborazione è importante. Inoltre la Regione si impegna, con la propria disponibilità finanziaria e con i fondi comunitari e nazionali, nella ristrutturazione e valorizzazione dei beni anche delle forze di polizia e del Corpo forestale regionale creando presìdi nel territorio. La Sicilia ha ricevuto molti beni, oltre 1.700, da settembre a questa parte. Alcuni di questi molto significativi, come i 122 destinati a enti del territorio della provincia di Trapani provenienti dai possedimenti di Matteo Messina Denaro”. A margine di tale intesa, è altrettanto operativo anche un protocollo tra il ministro Piantedosi, il presidente Schifani e il sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli, per la valorizzazione di Villa Napoli nel Comune del Palermitano, confiscata alla mafia, attraverso la realizzazione di un centro estivo per bambini tra i 6 e gli 11 anni che si trovano in condizione di fragilità e di svantaggio socio-culturale e ambientale. Il progetto, denominato “Orizzonti liberi”, era già stato apprezzato dalla giunta regionale che ha stanziato 231.000 euro per i lavori di riqualificazione.

Giuliana Miccichè

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