Tangenti, televisori ed escort per corrompere e farsi corrompere, cinque condanne per un dirigente regionale e quattro imprenditori.
Prevista una provvisionale di centomila euro per il Comune di Motta, che era parte civile, mentre non lo era la Regione Sicilia, che quando iniziò il processo era presieduta da Rosario Crocetta. I giudici del collegio presieduto da Fabrizio La Cascia hanno accolto le tesi del pm Claudia Bevilacqua, del pool coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Demontis. Cannova in parte aveva confessato.
Le indagini della Sezione reati contro la pubblica amministrazione della Squadra mobile di Palermo collaborati nella fase iniziale dai colleghi della “Mobile” di Agrigento, avevano documentato un sistema di favori per evitare i controlli nelle discariche e le possibili chiusure per irregolarità.