Più di nove casi su dieci di Coronavirus in Sicilia sono imputabili alla variante Delta. Per la precisione si tratta del 93,1%, al di sotto della percentuale nazionale quantificata nel 98,4%.
E’ quanto emerge da un’indagine nazionale condotta il 20 luglio da tutti i laboratori d’Italia accreditati per il sequenziamento del genoma virale. Nell’Isola sono cinque i laboratori di riferimento, coordinati dal Centro regionale qualità (Crq) di Palermo. In questi centri sono stati analizzati i tamponi di positivi provenienti da tutto il territorio regionale, con priorità per quelli ad alta carica virale o appartenenti a soggetti di ritorno da paesi ad alta circolazione della variante o di vaccinati che hanno contratto l’infezione. Su 144 tamponi analizzati, 134 presentano la variante Delta.
A contrarla sono soprattutto i giovani: nella settimana dal 19 al 25 luglio, in Sicilia si sono infettati soprattutto i soggetti tra 19 e 24 anni, con un’incidenza pari a 143 casi ogni centomila in questa fascia d’età.
L’Isola è nel podio nazionale per tasso di ospedalizzazione e con i nuovi parametri rischia la zona gialla dopo Ferragosto. I reparti ordinari sono occupati al 9% da pazienti Covid mentre le terapie intensive al 4%. Le soglie fissate dal governo per il cambio di colore sono rispettivamente 15% e 10%.