È disponibile, sul sito Cliclavoro, la procedura che permette i datori di lavoro di comunicare, con la modalità emergenziale, i dati dei dipendenti che svolgono le mansioni in smart working (lavoro agile).
L’obbligo di comunicazione ex articolo 23 della legge 81/2017, in piena emergenza COVID-19, è snellito dall’articolo 4 del Dpcm 1° marzo 2020, applicabile in tutta Italia ex articolo 1, comma 1, lettera n) del Dpcm 4 marzo 2020.
COVID-19. Smart working per gli insegnanti
La Gazzetta Ufficiale, n. 55 del 4 marzo 2020, ospita il Dpcm del 4 marzo 2020, con “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”.
Le nuove disposizioni sono valide fino al 3 aprile 2020.
Cessano di produrre effetti gli articoli 3 e 4 del Dpcm 1° marzo 2020.
L’esigenza di evitare il collasso degli ospedali ha obbligato il Governo a chiudere le scuole in tutta Italia fino al 15 marzo 2020.
Sul punto, la ministra delle Pari opportunità, Elena Bonetti, ed il ministro Mef, Gualtieri, hanno annunciato misure di sostegno e aiuto alle famiglie. In particolare, spiega la ministra, attraverso il sostegno economico per le spese di babysitting e l’estensione dei congedi parentali per le lavoratrici e i lavoratori.
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, invece, punta a “far sì che il servizio pubblico essenziale, seppur a distanza, venga fornito a tutti i nostri studenti”, invitando le scuole ad attrezzarsi per lavorare da remoto.
COVID-19. Smart working. Procedura su cliclavoro: indicazione dei soli dati dell’azienda
Si ricorda che dal 13 marzo 2020 si accederà a tutti i servizi online del Ministero del Lavoro esclusivamente tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Quindi, non sarà più possibile utilizzare le credenziali del portale Cliclavoro.
Dal sito apprendiamo che è disponibile la procedura telematica (“Comunicazioni di smart working ai sensi del DPCM del 1° marzo 2020”) per il caricamento massivo delle comunicazioni di smart working in versione snella. Per i quesiti sull’utilizzo è possibile visitare l’URP e inviare una richiesta di assistenza.
Dunque, la prima differenza con la comunicazione ordinaria: è effettuata dall’impresa con modalità massiva, e non per singolo dipendente.
La modalità semplificata prevede l’indicazione dei soli dati anagrafici dell’azienda, molti precompilati dalla procedura informatica dopo che l’utente inserisce il codice fiscale della società.
Sono da allegare alla comunicazione:
l’autocertificazione aziendale in formato Pdf/A;
l’elenco in formato Excel dei lavoratori ai quali è richiesto lo svolgimento della prestazione in smart working.
Per la lista dei dipendenti, da fornire in allegato, è da utilizzare un modello Excel in cui indicare i dati individuali dei lavoratori: dati anagrafici, compreso il codice fiscale; dati Inail; durata del periodo in lavoro agile.
La procedura semplificata ex Dpcm 1° marzo 2020 – lavoro agile senza accordo individuale e informativa con modello Inail ad hoc in via telematica – può essere adottata in tutto il territorio nazionale (l’estensione viene dal Dpcm del 4 marzo 2020).
Fonte: https://www.tecnoblog.cloud/2020/03/09/covid-19-smart-working-da-cliclavoro-procedura-snella/