Covid e “contagi pasquali”

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Dal primo aprile lo stop alle prime restrizioni. Timori per gli assembramenti nelle festività pasquali. Curva epidemica in aumento soprattutto tra i 5 e i 18 anni.

Esattamente tra una settimana, da venerdì 1 aprile in poi, si iniziano a mollare gli ormeggi alle prime restrizioni come già preventivato nel calendario del governo, per cui – secondo parecchi addetti ai lavori – vacanze, riunioni e feste pasquali saranno l’occasione per il virus di tornare in circolo più di quanto non stia già facendo. In compenso, da giovedì 14 a martedì 19 aprile, le scuole, che sono le più coinvolte dall’infezione, faranno un break. Gli alunni attualmente positivi sull’Isola sono circa il 5% del totale, corrispondenti a 36mila studenti in Didattica a distanza, che è il dato più alto in Italia sia in termini percentuali che assoluti. Al volgere al termine della settimana, le rilevazioni a consuntivo del Dasoe, il Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione, confermano infatti una situazione epidemica acuta con l’incidenza in aumento sempre tra i giovanissimi nella fascia da 6 a 18 anni. Rispetto alla settimana precedente si è registrato un aumento della curva dei contagi di quasi 50mila in più, il 16%. L’incremento maggiore lo si riscontra nel Messinese, 1.626 infettati su 100mila abitanti, seguito dalle province di Agrigento, 1.470 su 100mila, Ragusa 1.254, e poi Caltanissetta 1.205. E dunque, in ragione di tutto ciò, l’eventuale impatto negativo del venire meno di alcune delle restrizioni lo si riscontrerebbe solo a fine aprile. Nel frattempo però l’infezione ha dalla sua anche la campagna vaccinale ormai dormiente, proprio tra i bambini: tra i 5 e gli 11 anni i siciliani vaccinati con almeno una dose arrivano solo al 28%, quelli con due al 24%. Complessivamente i cittadini con la terza somministrazione sono 2.639.180, pari a poco più del 75% della platea degli aventi diritto. Sono invece 856.120 i cittadini che potrebbero ricevere il booster ma non l’hanno fatto, più altre migliaia ancora a zero dosi.

Giuliana Miccichè (Teleacras)

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