di Bruno Cassaro
Il monitoraggio di venerdì 24 agosto lo ha certificato, nessuno scampo per la Sicilia: da lunedì 30 agosto sarà in zona gialla.
I dati raccolti hanno evidenziato il superamento dei parametri di incidenza e occupazione ospedaliera: ricoveri con il 12,1% in terapia intensiva (la soglia è il 10%) e il 19,4% negli altri reparti (il limite è il 15%).
Con il cambio di casacca, per la Sicilia si prospetta un duro colpo al turismo anche se bisogna precisare che non si tratta di un vero e proprio sconvolgimento , ecco il nuovo scenario: l’utilizzo della mascherina sarà obbligatorio anche nei luoghi all’aperto, limite di quattro persone al tavolo nei ristoranti con l’esclusione dei conviventi e una minore capienza per spettacoli e impianti sportivi. Non ci sarà nessun coprifuoco, tutte le attività rimarranno aperte ad eccezione delle discoteche e vigerà l’obbligo del green pass.
Altre due regioni risultano essere in bilico, ma non ci sarà nessun cambio di casacca (almeno per adesso) e sono la Sardegna e la Calabria.
La Sardegna non ha superato il parametro delle rianimazioni occupate (11,2%) ma è salita al 14% di ospedalizzazioni negli altri reparti. La Calabria è al 15,2% di ricoveri in area medica ma è al 6% per le terapie intensive.