La Corte di Appello di Palermo, confermando la sentenza emessa dal tribunale di Agrigento in primo grado, ha disposto cinque condanne per il crollo di Palazzo Lo Jacono-Maraventano avvenuto nel cuore della Città dei Templi nell’aprile 2011. Un anno e mezzo è stato inflitto a Gaspare Triassi, funzionario del Comune di Agrigento e direttore dei lavori di messa in sicurezza del Palazzo Lo Jacono; un anno di reclusione anche per Giuseppe Analfino, Carmelo Analfino – responsabili della ditta “Edil.Co.A” – il geometra Andrea Patti e l’architetto Calogero Tulumello.
In primo grado erano già stati assolti quattro dei nove imputati. Secondo l’impianto accusatorio ci furono responsabilità nel sottovalutare un rischio di imminente cedimento. Cosa che avvenne fra il marzo e l’aprile 2011 quando i palazzi LoJacono e Schifano crollarono. Due giorni prima, nella stessa area, era in atto la processione del venerdì santo con centinaia di persone mentre, fortunatamente, quel giorno la strada risultò essere deserta.
I cinque imputati riconosciuti colpevoli erano stati condannati anche risarcire i proprietari di alcuni immobili che sono stati evacuati in seguito al crollo, che si sono costituiti parte civile con l\’assistenza degli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica.