Le dimissioni dell’assessore al Turismo sollevano il sipario sull’atteso “rimpastino” della giunta regionale. Gli interventi di Pappalardo e di Musumeci.
Sandro Pappalardo e Nello Musumeci si sono incontrati. L’Ufficiale dell’Esercito, già assessore al Turismo, assume altro incarico, e il presidente della Regione lo ha ringraziato per il lavoro svolto augurandogli altrettanto proficuo lavoro. E lui, Pappalardo, 52 anni, originario di Tolmezzo in provincia di Udine nel Friuli, commenta così dopo avere rassegnato le dimissioni: “Lascio dopo più di un anno e mezzo il prestigioso incarico di assessore del governo della Regione siciliana per assumerne un altro, altrettanto prestigioso, ai vertici dell’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo. Quando lasci qualcosa di grande, anche se qualcos’altro di grande ti aspetta, non trovi le parole. I mesi trascorsi ti appaiono come un film dove si incrociano sogni, passioni, impegno, circostanze, soddisfazioni, difficoltà, ma in particolare persone: tante, tantissime, con cui il tuo cammino si è incrociato. Chi conosce la mia storia personale sa che tanti anni fa, in un momento non felice della mia vita familiare, la Sicilia aprì le braccia a quei quattro bambini, fra i quali, io di nove anni. Braccia di affetto, di grande amore. A quella Sicilia, a quei siciliani promisi che un giorno avrei provato a togliermi quel debito di riconoscenza. Con questo spirito, con quella promessa nel cuore, ho affrontato questa mia esperienza”. Quale è stato il momento non felice della vita familiare di Pappalardo, e perché la Sicilia lo accolse? Alle ore 21 del 6 maggio del 1976 anche la famiglia di Sandro Pappalardo fu sconvolta dal disastroso terremoto del Friuli, e sfollò al sud, in Sicilia, a Biancavilla, in provincia di Catania, paese d’origine della madre, vedova a 39 anni di un maresciallo degli Alpini e con quattro figli piccoli. E il presidente Nello Musumeci così interviene a seguito del congedo di Sandro Pappalardo: “Ho accettato le dimissioni dell’assessore Sandro Pappalardo, che va a ricoprire a Roma un importante incarico nell’amministrazione dell’Ente nazionale italiano per il turismo. Voglio ringraziarlo per la serietà, l’impegno e la passione con cui, in questo anno e mezzo, ha guidato l’assessorato al Turismo. Sono certo che saprà fare lo stesso all’Enit, dove la Conferenza Stato-Regioni lo ha eletto in rappresentanza della Regione Siciliana. Ho chiesto, inoltre, al dottore Pappalardo di occuparsi dei rapporti con il commissariato per l’Expo 2020 di Dubai, dove la Sicilia intende avere il ruolo da protagonista che le spetta” – conclude il governatore. Dunque adesso nulla osta al “rimpastino”, come lo ha annunciato Musumeci, della giunta regionale. Il catanese Manlio Messina, anche lui in quota “Fratelli d’Italia” come Pappalardo, sarà molto probabilmente il nuovo assessore a sport, turismo e spettacolo. Un tecnico di elevato profilo professionale, non politico, è atteso invece al civico 6 di Via delle Croci a Palermo, dove ha sede l’assessorato regionale ai Beni Culturali che fu di Sebastiano Tusa.
Angelo Ruoppolo (teleacras)