“Li avete visti? I dati diffusi dall’Istat sono preoccupanti perché, la distanza culturale, crea distanza sociale. Ho letto post di grande rammarico, ma, mi chiedo, ha senso puntare il dito verso chi non legge o non va per musei? Cosa possiamo fare, invece? E se provassimo a spiegare meglio cos’è la cultura? Se davvero ci sta a cuore abbiamo il dovere di fare innamorare gli altri con il nostro racconto. Dobbiamo farlo perché è il punto da cui partire e ripartire”.
Lo sostiene l’ex sindaco di Agrigento, Lillo Firetto.
“Andare al museo – continua Lillo Firetto – non è una tappa obbligata solo quando si è in una città straniera, in viaggio. Non è la figurina mancante dell’album di instagram, tipo “il Louvre? L’ho visto”. Visitare un museo è una esperienza, che se va bene, riesce a cambiarci. Se entri nella Valle dei Templi (il nostro patrimonio dietro casa) e pensi a cosa è accaduto, cosa ha spinto a costruirla, la tua autostima ne esce rafforzata. Certi giorni, io ho visitato la Valle con questo spirito: riflettere e raccogliere idee. Perché siamo le nostre radici, i gesti che ci hanno preceduto, perché attraversarla è imparare la storia in un modo diverso, basta osservare intorno. Adesso andare per musei, lo so, è complicato. Possiamo farlo virtualmente. Se avete uno smartphone, con qualche click, entriamo in quasi tutti i grandi musei del mondo. Ma se avete un regalo da fare, comprate un libro. Anche per chi non è un lettore. Anche per chi non frequenta le librerie. Anzi, segnate voi la svolta. Fate il primo passo, chi legge non tenga mai i libri distanti dagli altri, come oggetti sacri o difficili. Sono fondamentali come il caffè la mattina, come il pane, come le vitamine. Aiutano a crescere. Nei momenti felici, come in quelli tristi, io ho aperto un libro. Aprire un libro mi ha sempre confortato, divertito, mi ha dato risposte e punti di domanda. Perché leggere è come inventare un mondo, seduti in un angolo di casa. Prepara all’ascolto, ci fa immaginare, ci fa vedere cose e vivere sensazioni infinite. Un libro non chiede niente e dà tantissimo. Basta solo aprirlo. Innamoratevi della cultura”.