Tornata elettorale autunnale per quarantadue comuni siciliani in cui si è tornati al voto il dieci e l’undici ottobre scorsi in sede di primo turno, con otto di questi nei quali si è resa necessaria l’appendice del ballottaggio tenutosi tra il ventiquattro ed il venticinque del mese corrente. Riscontri lusinghieri, in termini numerici e di consenso, per l’Udc Sicilia che conferma il suo trend di crescita esponenziale in seno al tessuto sociale e politico dell’isola. La bontà del lavoro svolto dagli esponenti del partito centrista sul territorio è stata certificata dal notevole numero di preferenze riservate ai profili candidati nelle rispettive aree di pertinenza: una presenza massiccia e qualificata in tutti i comuni della Sicilia che premia impegno, competenza e fervore politico, prerogative preponderanti del nuovo corso in casa Udc.
L’ Onorevole Decio Terrana, Segretario Regionale dell’Udc Sicilia e Responsabile Nazionale Enti Locali del partito, traccia un bilancio consuntivo in merito alle ultime elezioni amministrative, manifestando al contempo grande soddisfazione per i risultati conseguiti ed il percorso di crescita intrapreso dal movimento centrista nella nostra regione.
“Confermiamo il nostro trend evolutivo al culmine di queste elezioni amministrative, proseguendo con determinazione, coscienza e spirito di servizio il nostro cammino, forti della fiducia e del consenso dei siciliani.
Prendiamo atto con soddisfazione dell’ennesimo successo elettorale, ratificato dalla conquista di numerosi seggi e dalla presenza dei nostri esponenti in tutti i consigli comunali della Sicilia.
In virtù della schiettezza che mi contraddistingue, al contempo, non posso celare il mio sentito rammarico nel vedere un centrodestra frazionato da sterili contrapposizioni interne, inopinatamente penalizzato dalla scelta di candidati frutto più di appartenenza politica che armoniosa espressione di un progetto concertato da una coalizione coesa. Bisogna andare oltre biechi e deleteri protagonismi – dichiara il Leader dell’Udc Sicilia – le prove di forza fratricide finiscono per dividere ed indebolire la dimensione sovrana dei valori e delle idee. Urge, con un atto trasversale di responsabilità e maturità verso gli elettori, ripristinare una linea coerente ed unitaria all’interno del comparto regionale del centrodestra. Servono lungimiranza, raziocinio ed umiltà, al fine di lavorare di concerto ed individuare candidati credibili, il cui background sia fiera espressione di tutta la nostra coalizione. Dimostrare fattivamente compattezza e coerenza, quali capisaldi imprescindibili del programma del centrodestra, è l’unica via per risvegliare passione politica e fiducia nelle istituzioni nelle tante persone, indecise e deluse, che hanno preferito non partecipare alla tornata elettorale. L’indice di astensione dal voto in Sicilia costituisce, infatti, un dato estremamente alto ed allarmante. Abbiamo la chiara percezione che, specie in questo momento storico, l’elettore moderato non si sente rappresentato da una politica populista e individualista .La gente pretende trasparenza, pragmatismo, competenza e sobrietà: la politica dei fatti e del buon senso, intesa come moto di pensiero ed azioni ispirate da principi democratici, volte esclusivamente alla tutela di diritti ed interessi dei cittadini. Non è certo un caso l’ottima affermazione dell’Udc in tutta la Sicilia. Il nostro è un partito moderato ed europeista, tra i movimenti fondatori del PPE.
Da questi valori cardine bisogna ripartire: l’uomo non può essere solo un codice fiscale o un numero, ognuno di noi ha un’identità ed un’anima, ideali e linee guida sotto il profilo etico e morale che dovrebbero sempre essere riconosciuti come elementi perno della Società in ogni ambito della vita,. Siamo pronti a ricominciare dai moderati e dai valori della cultura cristiana per riportare serenità, ottimismo e sicurezza ad un elettorato sempre più smarrito ed indeciso. Vogliamo dire basta a giochi di palazzo ed a gruppi di potere che vogliono sempre essere protagonisti, alimentando dinamiche egoistiche e di mera opportunità, nella gestione della Pubblica Amministrazione: la vera e sana politica, nella sua accezione più virtuosa e funzionale,deve tornare a costituire riferimento, faro e bussola nel percorso di ogni cittadino”.
Da questi valori cardine bisogna ripartire: l’uomo non può essere solo un codice fiscale o un numero, ognuno di noi ha un’identità ed un’anima, ideali e linee guida sotto il profilo etico e morale che dovrebbero sempre essere riconosciuti come elementi perno della Società in ogni ambito della vita,. Siamo pronti a ricominciare dai moderati e dai valori della cultura cristiana per riportare serenità, ottimismo e sicurezza ad un elettorato sempre più smarrito ed indeciso. Vogliamo dire basta a giochi di palazzo ed a gruppi di potere che vogliono sempre essere protagonisti, alimentando dinamiche egoistiche e di mera opportunità, nella gestione della Pubblica Amministrazione: la vera e sana politica, nella sua accezione più virtuosa e funzionale,deve tornare a costituire riferimento, faro e bussola nel percorso di ogni cittadino”.