“Depistaggio Borsellino”: il governo citato come responsabile civile

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Nell’ambito di un troncone dell’inchiesta sul depistaggio delle indagini dopo la strage di via D’Amelio contro il giudice Paolo Borsellino e la scorta, in sede di udienza preliminare si sono costituiti parte civile i figli di Borsellino, rappresentati dagli avvocati Vincenzo Greco e Fabio Trizzino. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Caltanissetta, David Salvucci, ha citato la presidenza del Consiglio e il ministero dell’Interno quali responsabili civili. Sono state rigettate tutte le altre richieste avanzate di costituzione come parte civile dai parenti delle vittime della strage di via D’Amelio, dal poliziotto Antonio Vullo, l’unico superstite della strage, e da Salvatore Borsellino, fratello del giudice. Gli imputati sono gli agenti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli, già parte del pool investigativo “Falcone Borsellino” difesi dagli avvocati Giuseppe Panepinto, Giuseppe Seminara e Maria Giambra.

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