Diagnostica per immagini dei tumori ossei e dei tessuti molli: i radiologi siciliani si confrontano ad Agrigento

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Inizieranno alle 8.30 di sabato 12 marzo, all’Hotel Della Valle di Agrigento, i lavori del congresso organizzato dal Gruppo Regionale della SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica), in collaborazione con il Dipartimento delle Scienze Radiologiche dell’Asp diretto dal dottor Angelo Trigona, responsabile scientifico dell’importante evento medico.
Radiologi siciliani, ma provenienti anche da varie parti d’Italia, si confronteranno su questa grave patologia oncologica che colpisce tutte le età e in particolare la fascia di età giovanile e pediatrica.
Prestigiosissime le presenze di ospiti e relatori del congresso.
Hanno già confermato la loro partecipazione il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, professore Massimo Midiri; il professore Carmelo Privitera, già presidente della Sirm; il dottor Gianfranco Di Fede, presidente del gruppo regionale Sirm; il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento Mario Zappia; il presidente dell’Ordine provinciale dei Medici Santo Pitruzzella; il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè.
Tra i relatori spicca la presenza del professore Carlo Faletti, autorità scientifica di fama internazionale nella diagnostica per immagini della patologia muscolo – scheletrica e punto di riferimento radiologico per diverse società sportive, tra le quali la Juventus.
“Verranno trattate – spiegano gli organizzatori del congresso – le patologie neoplastiche benigne e maligne dei tumori ossei e dei tessuti molli, le tecniche di diagnostica per immagini impiegate nella diagnosi, nello staging e nella valutazione post operatoria, integrate inoltre alle metodiche di Medicina Nucleare e di Radiologia Interventistica”.
“L’evento testimonia, ancora un volta, la continua sinergia dell’Asp di Agrigento con le Università Siciliane, con il fine ultimo di mantenere, nella nostra provincia e nelle strutture sanitarie, stand elevati di qualità diagnostica e terapeutica per tutti i nostri pazienti”.

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