“Apprendo dagli organi di stampa di un’interlocuzione ben avviata tra la Lega Nord e la Presidente del Consiglio Comunale di Agrigento, Daniela Catalano, in merito a una possibile candidatura a Sindaco di quest’ultima sotto il simbolo della Lega.
Ricordo ai più distratti che Daniela Catalano altri non è che la cugina dell’ex ministro agrigentino Angelino Alfano, per la cui elezione sotto il vessillo dell’NCD deve al proprio congiunto più di un grazie essendo stato il suo maggiore sponsor. Non entro nel merito delle scelte della collega che è libera di intraprendere il percorso politico evidentemente più confacente alla sue attuali idee, ma non posso esimermi dal fare alcune considerazioni politiche di più ampio respiro. Suggerirei in tal senso agli elettori di aguzzare la vista perché guardando attentamente il simbolo della Lega stampato nelle prossime schede elettorali, sotto la “simpatica” sagoma di Alberto da Giussano, resteranno sorpresi nello scorgere in filigrana l’effige di un rampante gattopardo, altrimenti non si spiegherebbe il feeling dei leghisti padani con la creme dei politici autoctoni responsabili del più paludoso immobilismo degli ultimi vent’anni. L’ interlocuzione Lega Nord – Catalano non è che l’ennesima riprova del trend sopra descritto e che vede come stella più brillante del firmamento leghista siculo l’ex alfaniano ed ex fan dell’accoglienza ai clandestini, on. Alessandro Pagano. Se non fosse ancora sufficientemente chiaro sappiate che nelle stanze di via Bellerio è in atto una precisa strategia, da un lato di reclutamento e valorizzazione della più dimenticabile classe politica siciliana che ha svenduto il nostro territorio producendo un deserto economico e sociale, dall’altro di violento ostracismo nei confronti delle forze di rinnovamento. In pratica ci guadagnano quasi tutti: La lega raccatta voti; i suddetti politici si garantiscono un’insperata sopravvivenza; il nord continuerà a banchettare lasciando al sud solamente le briciole.
Gli unici a perderci, come sempre, saremo noi meridionali, troppo fatalmente legati a quel triste e inconsapevole destino che ci spinge a cambiare sempre tutto affinché non cambi nulla.
Non pensate che sia ora di svegliarci?”
Lo dichiara il consigliere comunale di Agrigento Nuccia Palermo