“L’accesso a scuola degli studenti disabili è messo a repentaglio in Sicilia da atti di bullismo istituzionale che in questi giorni si stanno reiterando con un rimpallo di competenze tra enti e istituzioni che negano di fatto il diritto allo studio a migliaia di persone. Oltre alla grave situazione che coinvolge le scuole superiori dove è a rischio l’assistenza igienico-personale a causa di un teatrino burocratico che coinvolge i Liberi Consorzi e le Città metropolitane, anche per gli alunni disabili del primo ciclo dell’Istruzione ci sono conseguenze pesanti per il rimbalzo di competenze tra Comuni, Stato e singole Istituzioni scolastiche in ordine alla formazione dei collaboratori scolastici per l’assistenza agli alunni disabili. In tutto ciò alcuni Comuni si distinguono per l’ignavia e tra questi spicca Trapani che già dallo scorso anno ha sospeso il servizio. Credo che una decisione unilaterale come quella del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida sia da definire come un atto di torpore morale che mostra totale indifferenza alle sofferenze delle famiglie. Sul denegato diritto allo studio dei disabili occorre una mobilitazione delle coscienze contro logiche burocratiche che fanno piombare la Sicilia nel terzo mondo rispetto ai diritti riconosciuti e ormai consolidati.
La Regione Siciliana lo scorso anno con una norma apposita, stanziando anche risorse in finanziaria, aveva definito le linee guida alle quali uniformarsi per scongiurare ritardi e inadempienze nell’assistenza agli studenti disabili, ma nonostante ciò assistiamo con sdegno alle inefficienze di una burocrazia malata che fa il paio con la malapolitica e l’inadeguatezza di sindaci che, come quello di Trapani Tranchida, si comportano come Pilato a danno di chi è meno fortunato ed indifeso. Auspico che il governo regionale con il presidente Musumeci e gli assessori Lagalla e Scavone si facciano latori di un’azione che metta davanti alle proprie responsabilità il Ministero dell’Istruzione per intervenire con norme chiare che non lascino dubbi e superino anche l’attuale interpretazione del parere espresso del Cga al quale molti sindaci si sono uniformati mettendo a rischio l’assistenza igienico personali agli studenti disabili, che invece va assicurata immediatamente e sin dal primo giorno di scuola. Invito anche le famiglie a non rassegnarsi e ad adire anche i Tribunali per vedersi riconosciuto il diritto allo studio per i propri figli”.
Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.