Domenica tra Amministrative e Referendum

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Domenica prossima al voto in cinque Comuni dell’Agrigentino. Ed a Cammarata e a San Giovanni Gemini alle urne per il referendum sulla fusione.

Domenica 28 aprile si vota per il turno delle elezioni Amministrative in Sicilia. Saranno quasi mezzo milione, 496.350, gli elettori al voto in 34 Comuni. E 375.087 cittadini eleggeranno sindaci e consigli comunali nei 7 comuni con più di 15 mila abitanti dove si vota con l’eventuale ballottaggio il 12 maggio. Si tratta di Caltanissetta, Gela, Aci Castello, Bagheria, Monreale, Castelvetrano, e Mazara del Vallo. E nella provincia di Agrigento i Comuni al voto il 28 aprile, tutti sotto i 15mila abitanti e quindi senza ballottaggio, sono 5: Alessandria della Rocca, Caltabellotta, Naro, Racalmuto e Santa Elisabetta.

Bubello e Guastella

Ad Alessandria della Rocca i candidati sindaco sono due: Giovanna Bubello, con la lista “Per una nuova Alessandria, Giovanna Bubello sindaco”.
E poi Giuseppe Guastella, con la lista “Insieme per la rinascita, Giuseppe Guastella sindaco”.

Segreto e Cattano

Caltabellottai candidati sindaco sono due: Paolo Segreto, con la lista “Liberamente, Segreto sindaco”. E poi Calogero Cattano, con la lista “Tradizione e Futuro”.

Brandara, Giglio e Arena

Naro i candidati sindaco sono tre: Mariagrazia Brandara, con la lista “Mariagrazia Brandara, il sindaco per Naro”. E poi Vincenzo Giglio, con la lista “Insieme si può, Giglio sindaco”. E poi Massimiliano Arena, con la lista “RivoluzioniAmo Naro”.

Gueli e Catalano

Santa Elisabetta i candidati sindaco sono due: Domenico Gueli, con la lista “Per Santa Elisabetta il bene comune – Mimmo Gueli sindaco”. E poi Gaetano Catalano, con la lista “Uniti per Santa Elisabetta. Progresso e democrazia – Catalano sindaco”.

Maniglia, Leone, Messana e Petrotto

Infine a Racalmuto i candidati sindaco sono quattro: Salvatore Petrotto con la lista “Racalmuto riparte”. Poi Cinzia Leone con la lista “SiAmo Racalmuto”. Poi Vincenzo Maniglia con la “Lista per Racalmuto”. E poi Emilio Messana con la lista “Racalmuto Libera e Onesta”.

Ed ancora domenica 28 aprile si vota a Cammarata ed a San Giovanni Gemini al referendum sull’accorpamento tra i due comuni in un unico comune, “Cammarata Gemini”. A Cammarata risiedono 6129 abitanti ed a San Giovanni Gemini 7895. Sono due paesi uno aggrappato all’altro e con i territori uno dentro l’altro. Cammarata ha antica origine (bizantina o araba) mentre San Giovanni Gemini è città di fondazione, istituita giuridicamente, con la divisione da Cammarata, nel 1587. Nel corso del tempo si è determinata un’unica condizione fisica, economica, sociale e culturale per cui oggi, secondo i promotori del processo di fusione, è naturale concludere ufficialmente un fenomeno già compiuto, da razionalizzare sotto il profilo giuridico e amministrativo. Nel novembre del 2018, in applicazione della Legge Regionale numero 30 del 23 dicembre 2000, ovvero le Norme sull’ordinamento degli Enti locali, i due Consigli comunali (all’unanimità a San Giovanni Gemini, e con un solo voto contrario a Cammarata) hanno approvato il progetto di fusione ed avviato l’iniziativa del referendum, autorizzato con decreto del 20 dicembre del 2018 dall’Assessore regionale agli Enti locali. Il referendum di domenica prossima è un evento storico non solo per le due comunità ma per la Sicilia intera, perchè per la prima volta si applica la Legge Regionale 30 del 2000 in termini di fusione.

Angelo  Ruoppolo (Teleacras)

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