di Dorotea Rizzo
Il borgo delle Madonie, Geraci Siculo, in provincia di Palermo, si conferma in testa alla classifica dei piccoli Comuni in tema di donazione di organi e tessuti. Il dato emerge dall’ultima edizione dell’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2022 all’atto dell’emissione della carta d’identità elettronica nelle anagrafi dei 7.028 Comuni italiani in cui il servizio è attivo.
Il boom del consenso alla donazione di organi proviene da un fatto specifico: nel piccolo Comune delle Madonie nel marzo 2021, dopo la morte della piccola Marta, una bambina di 11 anni, i genitori avevano voluto simbolicamente firmare il consenso alla donazione degli organi anche se poi il prelievo non era stato possibile per ragioni cliniche. La commozione generata da questa tragedia ha radicato in paese una profonda cultura della donazione. Nel 2020, infatti, a Geraci Siculo l’opposizione alla donazione sfiorava il 58%, dopo la morte della piccola i contrari sono crollati al 4,6% e l’astensione al 10,7%.
Ma a spingere le adesioni, oltre al ricordo commosso di Marta, alla quale è stato intestato un parco inclusivo hanno contribuito anche alcune iniziative pubbliche promosse dal 2021.