Doppio appuntamento questa settimana con “Dialoghi Agrigentini – Talk nella Valle dei Templi”

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Continua l’appassionante viaggio di “Dialoghi Agrigentini – Talk nella Valle dei Templi”, la rassegna culturale che offre momenti di riflessione dedicati all’anima più autentica della Sicilia.

Mercoledì 13 novembre, ore 16:30 – Museo Archeologico Griffo di Agrigento, Sala Fazello

Pasquale Scimeca, regista siciliano di fama, e Beniamino Biondi, autore e critico culturale, dialogheranno su un tema potente e attuale: “Parafrasando Gesualdo Bufalino: La mafia sarà sconfitta da un esercito di maestri elementari?”. Partendo da questa celebre affermazione dello scrittore Gesualdo Bufalino, Scimeca e Biondi esploreranno il ruolo dell’educazione e della cultura come armi pacifiche, ma profondamente incisive, nella lotta alla criminalità organizzata. Una riflessione che tocca il cuore di ogni siciliano e non solo, e che vede nella cultura l’alleata per eccellenza di un domani libero e giusto.

Pasquale Scimeca, nasce in Sicilia, in un piccolo paese delle Madonie. Dopo il liceo si trasferisce a Firenze dove si laurea in Lettere e viaggia per l’Europa e l’Africa. Negli anni ’80 insegna Letteratura nei licei, fino al 1992, quando decide di dedicarsi al cinema. Autore e produttore, del cinema indipendente, su Scimeca sono state scritte molte tesi di Laurea nelle più prestigiose Università: La Sapienza di Roma, Il DAMS di Bologna e le università di Catania e di Padova. Con molti dei suoi film: Placido Rizzotto, Rosso Malpelo, Gli Indesiderabili, Passione di Giosuè l’Ebreo, Malavoglia, Biagio, Balon, ha partecipato nelle selezioni ufficiali dei più importanti Festival Internazionali di Cinema: Toronto (3 volte), Venezia (5 volte), Locarno (2 volte), Pusan, Londra, Tokyo, Mar del Plata, Rio de Janeiro, L’ Havana, Shanghai, Cape Town, Gerusalemme, Giffoni, Roma, Tallin, Torino, ecc. I suoi film sono stati distribuiti in Usa, Australia, Canada, Giappone, Iran, Spagna, Francia, ecc.

Beniamino Biondi, è scrittore, poeta e critico cinematografico. Autore di volumi di scrittura creativa e saggistica, di testi teatrali e di filosofia, è tra i maggiori esperti in Italia di cinema giapponese, e il suo ultimo di libro di narrativa è stato tra i volumi siciliani in classifica di vendite per l’anno 2023. Curatore dell’edizione delle poesie complete di Aldo Braibanti, è membro del Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici e docente universitario di Teoria e Tecnica delle Comunicazioni, Regia e Storia del Cinema. Ha recuperato dall’oblio le opere letterarie di Ezio D’Errico, padre del teatro dell’assurdo italiano, e cura per un editore la collana delle sue opere complete. Insegna storia contemporanea presso la Facoltà di Mediazione Linguistica e Culturale di Agrigento. Recentemente la Fondazione Orestiadi di Gibellina gli ha affidato la direzione de Le Fabbriche, uno spazio culturale ospitato in uno degli immobili più antichi del centro storico di Agrigento.

Venerdì 15 novembre, ore 16:30 – Museo Archeologico Griffo di Agrigento, Sala Fazello

Marina Castiglione e Luca Zambito, docenti ed esperti di storia locale, condurranno il pubblico in un viaggio tra “Parole comuni e parole letterarie nella Sicilia dello zolfo e del gesso”. Un incontro evocativo, che ripercorre il linguaggio e la letteratura legati al mondo minerario siciliano, un universo fatto di immagini, suoni e memorie della Sicilia delle miniere. Le parole, in questo dialogo, diventano storie e identità; raccontano di generazioni di lavoratori e del patrimonio linguistico che hanno lasciato in eredità.

Marina Castiglione è Professoressa Ordinaria di Linguistica italiana e Coordinatrice del Dottorato di ricerca in Studi Umanistici presso l’Università degli Studi di Palermo. Molto impegnata nella didattica, svolge corsi di Dialettologia, Storia della lingua, Pragmatica e testualità. Fa parte del Comitato scientifico dell’Atlante Linguistico della Sicilia.  Curatrice della collana editoriale Diàlektos, Piccola Biblioteca per la scuola con Luisa Amenta e Iride Valenti.  Direttrice del progetto DASES (Dizionario Atlante dei soprannomi etnici in Sicilia). È tra i collaboratori dell’opera monumentale Lingue e culture in Sicilia (Palermo 2013) e si è occupato della scrittura di Silvana Grasso, Leonardo Sciascia, Nino Savarese, Goliarda Sapienza, Piermaria Rosso di San Secondo, Andrea Camilleri.

Luca Zambito è docente di lettere nei licei, archeologo di formazione e per passione. Studia dal 2006 il tema della produzione di zolfo in età romana, su cui ha scritto una monografia e alcune decine di articoli. Si interessa di cultura materiale e delle mutazioni della società nell’antichità.

Questa settimana, la rassegna “Dialoghi Agrigentini” offrirà, quindi, due appuntamenti aperti gratuitamente al pubblico. Ogni incontro rappresenta un’occasione preziosa per riscoprire e rivitalizzare il nostro passato e il nostro futuro, attraverso la lente di chi la Sicilia la conosce e la ama.

La manifestazione, organizzata ai sensi dell’articolo 14 della legge regionale 1 del 16 gennaio 2024 con il contributo della Regione Siciliana, è finalizzata alla promozione e organizzazione delle iniziative collegate ad “Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025”, in collaborazione tra il Comune di Agrigento, il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi e la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Agrigento, quali soggetti attuatori. In particolare il progetto “Dialoghi agrigentini” è curato dalla Soprintendenza.

Un Cammino di conoscenza verso Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.

Gli altri appuntamenti della rassegna sono:

22 novembre, ore 16:30 – Museo Archeologico Griffo, Sala Fazello

Gen. Giuseppe Governale dialoga con Felice Cavallaro su “Gli Sbirri di Sciascia”, un omaggio alla figura di Leonardo Sciascia e alla sua rappresentazione del fenomeno mafioso e delle forze dell’ordine.

25 novembre, ore 16:30 – Biblioteca Lucchesiana Agrigento

Fausto De Michele dell’Università di Graz (Austria) terrà un intervento su “L’originale caso dei giganti della montagna” di Luigi Pirandello, dove presenterà i risultati delle più recenti ricerche sull’intertestualità del dramma di Pirandello con l’opera di Theodor Storm e gli inevitabili impliciti politici che ne derivano.

10 dicembre, ore 16:30 – Palacongressi, Sala Zeus

Daniele Magro e Marco Savatteri discuteranno di “Di alternative un universo”, offrendo una riflessione artistica sulle possibilità dell’universo e sulle connessioni con la società.

11 dicembre, ore 17:00 – Palacongressi, Sala Zeus

Stefania Auci dialoga con Felice Cavallaro su “Sicilia, uno sguardo verso il futuro”, affrontando le prospettive della Sicilia e il suo potenziale di innovazione e rinascita, tra tradizione e modernità.

12 dicembre, ore 9:30 – Palacongressi, Sala Zeus

Si conclude con “Archeologia Question time. Gli archeologi rispondono agli studenti”, una sessione interattiva rivolta agli studenti, con la partecipazione di Giuseppe Lepore, Vincenzo Baldoni e Luigi Maria Caliò. Un’occasione di dialogo diretto tra i giovani e gli esperti per conoscere meglio il patrimonio archeologico.

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