Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Marco Gaeta, ha condannato a 7 anni e 2 mesi di reclusione Salvatore Salamone, e a 7 anni e 1 mese il fratello Gioacchino, entrambi detenuti e imputati di avere rifornito di cocaina lo chef Mario Di Ferro, gestore del ristorante “Villa Zito” a Palermo, e che ha già patteggiato una condanna a 4 anni di reclusione. Nel corso delle indagini della polizia sarebbero state accertate e documentate in foto 29 cessioni di droga. Sono stati condannati anche tre ex dipendenti del ristorante: 1 anno e 4 mesi ciascuno, pena a sospesa a condizione di 5 mesi di lavori socialmente utili, sono stati inflitti a Gaetano Di Vara e Pietro Accetta, e 1 anno a Giuseppe Menga, pena sospesa. Di Ferro ha confessato di avere ceduto la droga, ma ha negato con determinazione di essere uno spacciatore, e di avere reso un favore ad alcuni amici e clienti non intascando denaro.
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