Dopo le due morti sospette del sottufficiale della marina militare di Augusta e del poliziotto della squadra mobile della Questura di Catania, avvenute a qualche giorno di distanza dalla somministrazione del vaccino anticovid AstraZeneca, sono partite le indagini da parte delle Procure di Siracusa e Catania.
Il sottufficiale Salvatore Paternò 43 anni è deceduto il giorno dopo aver fatto il vaccino.
Il poliziotto 12 giorni dopo la somministrazione.
E cos’ l’Aifa ha vietato l’utilizzo su tutto il territorio nazionale delle ulteriori dosi del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca.
Al momento non è stata dimostrata alcune correlazione tra il vaccino e i decessi ma per fare chiarezza la procura di Siracusa ha disposto l’autopsia e aperto un’inchiesta.
“Gli indagati sono 21, come atto dovuto per un accertamento, e domani sarà affidato l’incarico al medico legale – spiega all’AGI il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino – ma è probabile che serviranno altri esami, tra cui quelli istologici e tossicologici, per avere un quadro della situazione più chiaro”
Alle indagini si è giunti dopo l’esposto dalla famiglia del militare della marina, che vuole sapere perché il suo cuore ha cessato di battere ma soprattutto sapere se esista un legame tra l’arresto cardiaco che lo ha condotto al decesso e l’inoculazione della dose del vaccino.
“A Stefano Paterno – si legge nell’esposto della famiglia del marinaio, rappresentata dagli avvocati Dario Seminara, Lisa Gagliano ed Attilio Indelicato – fu richiesto di essere sottoposto presso l’ospedale militare di Augusta alla somministrazione del vaccino anti Covid 19, poi somministrato AstraZeneca, codice lotto/fiala ABV2856 in data 08.03.2021”.
Secondo la ricostruzione della famiglia, contenuta nell’esposto, “immediatamente dopo la somministrazione il nostro congiunto, tornato nella sua casa di Misterbianco, accusava uno stato di malessere generale, caratterizzato da un rialzo febbrile: donde la somministrazione di Tachipirina 1000”
Attraverso i propri legali, i parenti del militare hanno chiesto agli inquirenti di “accertare se vi siano o meno responsabilità per azioni e/o omissioni connesse alla somministrazione del vaccino ai fini dell’individuazione e della sanzione degli eventuali responsabili del decesso di Stefano Paterno’”
Il poliziotto esperto della squadra mobile della Questura, invece, si era sentito male il giorno dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca, che aveva ricevuto durante le inoculazioni delle dosi insieme agli altri colleghi. Il fratello lo aveva condotto in ospedale dove poi le sue condizioni si sono aggravate, per poi morire all’ospedale di Catania a causa di una trombosi che gli ha causato una emorragia cerebrale.