Sulla pagina di facebook del museo nazionale di Venezia, un piccolo raccoglitore di reperti non decisamente di fama mondiale, ha avuto modo di disquisire, tentando un inutile accostamento (con molta ironia) tra il Telamone agrigentino, eretto giovedi scorso, e un’opera dal museo esposta, e cioè un tozzo di marmo spezzettato quasi in ogni parte che dovrebbe rappresentare la statua romana di Marco Agrippa.
Di fatto, nulla a che vedere con il Telamone del 480 a.C. Eppure, gli ignoranti in questione, non sono stati nemmeno capaci di voler ridicolizzare un emblema greco, straordinariamente riconosciuto come tale in tutte la parti del mondo.
Non ha colpa chi ha scritto quel post, e noi agrigentini lo/li perdoniamo anche. Se avessero avuto un briciolo di contezza su quale argomento hanno cercato di ironizzare, sporcare e umiliare certamente non avrebbe scritto ciò che qualche ora dopo è stato miseramente cancellato.
Agli ignoranti si perdona tutto, anche idiozie del genere…