È morto Maurizio Costanzo: Finisce così una parte importante della televisione italiana

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Il conduttore tv, autore, sceneggiatore, si è spento a Roma. Aveva 84 anni. Lo comunica il suo ufficio stampa.

Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e di commedie teatrali (Il marito adottivo, Vuoti a rendere ecc.). Ha raggiunto la grande popolarità nel 1976, conducendo in Rai il talk-show \”Bontà loro\”. Ma il suo nome è legato anche al Maurizio Costanzo show, in onda dal 1982 su Mediaset, il suo salotto ambitissimo e controverso.Fu lui a lanciare gli attori Valerio Mastandrea e Rocky Memphis a futuri esponenti politici come Vittorio Sgarbi. Costanzo ha anche profuso molto nella lotta contro la mafia. Amico del giudice Giovanni Falcone, bruciò in diretta la maglietta con la scritta \”Mafia made in Italy\”.

Tra i suoi programmi più noti, anche \”Buona domenica\”, che arriva fino ai giorni nostri.

Ha scritto numerosi libri, tra i quali Chi mi credo di essere (2004, in collab. con G. Dotto), E che sarà mai? (2006), La strategia della tartaruga (2009), Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi (2015), Vi racconto l\’Isis (2016) e Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (2022).

Dal 1995 è sposato con Maria De Filippi, alla quale va la vicinanza di tutta la redazione di Sicilia24h.it

Maurizio Costanzo è stato anche autore della famosissima canzone \”Se telefonando\” cantata da Mina, la cui musica fu scritta da Ennio Morricone.

Uomo e professionista colto, ironico, autoironico, curioso, generoso, ha proprio inventato il talk show, quello che oggi si consuma in tutte le tv di stato e private, a tutte le ore. Lui, in un teatro, il teatro Parioli, portava l\’intervista non più one to one ma collettive, durante le quali intervistava personaggi a quei tempi sconosciuti che poi con lui hanno conosciuto la notorietà.
Lascia al mondo della tv quel suo modo gentile di fare la televisione, quel modo appassionato e vero, senza orpelli e senza sovrastrutture. È stato padre artistico di molti: da Lella Costa e Davide Riondino, ad Enrico Brignani ad Enzo Iacchetti.

La sua tv era fatta di parola, così differente da quella di oggi, sempre piena di tutto e poco di contenuti socioculturali.
Fu una sorta di acrobata della tv. Era capace di creare una atmosfera particolare; È stata una guida per altri professionisti poi fioriti proprio sotto la sua guida.

Fu precursore culturale, promosse l\’inclusività quando questa era ancora lontana dal suo valore attuale.
Era innamorato della cultura e ha intervistato i professionisti più colti del pianeta.
Aveva la capacità di far parlare gli altri. A lui piacevano anche le parole degli altri e non solo le proprie, che ha espresso sempre in massima libertà.

Maurizio Costanzo fu grande amico di Alberto Sordi (di cui oggi ricorre il ventennale della morte) e di Vittorio Gassman.
Fu vittima di un attentato mafioso nel 1993.

Ha sempre creduto che la donna abbia avuto una grande evoluzione e per lui l\’uomo dopo secoli ha capito l\’importanza della donna.
Si sposò 4 volte ma il matrimonio più stabile è stato quello con Maria De Filippi che – diceva lui – gli ha insegnato l\’importanza del dialogo.
Maurizio Costanzo tra le altre cose è stato anche un uomo capace di tenerezza, mai giudicante, malgrado il suo potere professionale.
Sobrio, gentile e innamorato della sua Roma. Sempre attento alla memoria degli artisti romani, come Gabriella Ferri.

 

 

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