E’ morto Pasquale Palumbo, icona di Favara

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Il dolore della comunità favarese sta facendo corona intorno ai familiari del caro Pasquale.

Pasquale Palumbo è stato un pezzo della storia della città. È stato fondatore di Radio Favara 101, del Teatro rf101, stimato professionista, revisore dei conti, assessore provinciale e in un elenco lunghissimo si aggiunge e prevale il suo essere persona solare, perbene, disponibile che mancherà tantissimo ai suoi familiari e a tanta gente che avendolo conosciuto lo ha apprezzato.

Da quasi due settimane era ricoverato al centro Covid dell’ospedale di Ribera. Il virus ha vinto su di lui.

Ecco il ricordo del collega Peppe Moscato:

Conosco Pasquale da sempre,
non tanto e non solo perché siamo cugini, ma perché ci lega un percorso comune che ci ha visto insieme in tante piccole, grandi, meravigliose iniziative lunghe oltre 50 anni.
Ad iniziare dagli anni ’70 nel Convento dei Frati Francescani, con la nascita di una variopinta, allegra e affiatata Associazione di ragazzi e ragazze, di cui Pasquale per alcuni anni è stato il presidente, che, sotto la guida di un inesauribile Padre Pacifico, ci ha visto impegnati nel campo sociale, culturale ed anche ricreativo. Sempre pronto e disponibile, altruista e amico di tutti.
Un po’ più grande di noi, è stato anche una guida, un esempio da seguire.
Ho preso da Lui il “vizio” di fare il presentatore, da lui ho preso la cadenza, l’allegria e anche la professionalità.
Simbiosi, amicizia e complicità continuata con Radio Favara 101, il Teatro e le mille favolose iniziative portate avanti.
L’amore per la politica, anche se in posizioni opposte, la condivisione della squadra del cuore, quel colore Nerazzurro che tante soddisfazioni ci ha dato e che tante sofferenze ci ha fatto passare.
Erano questi gli argomenti che affrontavamo durante le cene “Tête-à-tête” che facevamo di tanto in tanto, la più tradizionale quella che seguiva la dichiarazione dei redditi.
“Melina, diceva all’amata moglie, stasera sono impegnato con mio cugino Peppe Moscato, al quale non posso dire di no”.
Di mio cugino Pasquale Palumbo potrei scrivere intere pagine senza fermarmi. Ma a fermare questa amicizia ci ha pensato un elemento esterno che nessuno avrebbe mai immaginato.
Ciao cugino, di te mi resterà sempre un caro ricordo, indelebile nel tempo, che niente e nessuno potrà cancellare.

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