Lunedì 21 novembre si è svolto un educational organizzato dal Parco della Valle dei Templi con Coopculture per presentare agli operatori di settore l’offerta turistica per la prossima stagione legata al progetto Diodoros, legato alla valorizzazione dei prodotti del territorio dalle zone del Parco dove non sono presenti reperti o che sono interessati da scavi o antiche costruzioni.
L’obiettivo è la realizzazione di showcooking e laboratori, degustazioni e percorsi guidati, che ruotano attorno all’hub di Casa Barbadoro dove è stato realizzato un forno di antica tradizione.
Il progetto Diodoros nasce dalla necessità di valorizzare il patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e agricolo dei 1300 ettari del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi e rappresenta un percorso attraverso cui il Parco mira alla valorizzazione delle specie di olivi, viti, pistacchi, mandorli e delle altre varietà tradizionali della frutticoltura siciliana; tutela la biodiversità, sponsorizza la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e la commercializzazione delle sue produzioni agricole, registrate nel 2005 con il marchio Diodoros. Il marchio è un omaggio a Diodoro Siculo, storico greco di Agyrion (odierna Agira in Sicilia), autore della Bibliotheca Historica, un’opera di storia universale.
Tra i prodotti Diodoros ricordiamo: l’olio un blend piccante di Ogliarola messinese e Biancolilla con sentori di campo, poi ci sono i capperi spontanei, piccini e profumati; le mandorle e i pistacchi; il miele da ape nera sicula; e il vino della Valle, un rosso affinato in barile, blend IGT da Nero d’Avola, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio coltivati ai piedi del tempio di Giunone e affinato in rovere; gli agrumi che danno succhi profumati, ma anche bucce candite e polveri che insaporiscono i piatti; i fichi d’India dolcissimi che un domani presteranno i fiori alle tisane. E i profumi, tantissimi dal rosmarino al timo, poi alloro, salvia, origano, peperoncino, per arrivare ai legumi antichi. Un vero “paniere” enogastronomico che accoglie anche un formaggio di latte di capra girgentana e caglio vegetale di carciofo, il Cynara che porta il nome di una ninfa delicata; e una tavoletta di cioccolato modicano che incontra l’olio e le foglie di alloro Diodoros e porterà il marchio Valle dei Templi. E infine lo zafferano.
Ma Diodoros è anche un progetto innovativo di sostenibilità ambientale, che permette di utilizzare terreni e spazi incolti del grande parco archeologico, liberi da reperti e immuni da campagne di scavo, affidandoli sia a cooperative e aziende del territorio, che a realtà del Terzo settore che impiegano giovani con difficoltà. Sono nati così veri professionisti dei prodotti che oggi possono contare su una base di alta qualità, un branding riconoscibile, un marchio collettivo registrato, con un disciplinare rigoroso, nato per olio e vino, poi esteso anche a miele, mandorle e pistacchi, capperi, erbe aromatiche e spezie, marmellate e confetture, creme dolci, succhi, legumi. E la prima pasta di grani antichi della Valle dei Templi.