Election day, caos scrutinio

Condividi

Ritardi e verifiche nello scrutinio delle schede elettorali. Sarebbe escluso il seggio alla Camera ad Annalisa Tardino della Lega. Angelo Cambiano, dei 5 Stelle, supera Giovanni Di Caro.

Non vi sono precedenti nei ritardi nello scrutinio delle schede in occasione dell’Election Day del 25 settembre in Sicilia e non solo. Probabilmente anche il fattore “tre schede” ha inciso in negativo, determinando confusione ed errori. Finanche il ministero e il ministro dell’Interno, Lamorgese, sono oggi sotto attacco sulla stampa nazionale, soprattutto da parte della Lega, in riferimento al caso di Bossi prima sconfitto e poi invece vincitore del seggio. Come spiega l’Ufficio elettorale della Regione Siciliana, le schede elettorali delle sezioni nelle quali non si è potuto procedere allo spoglio e alla trascrizione nei registri sono state trasmesse agli Uffici centrali dei Tribunali competenti per circoscrizione, che effettueranno le verifiche del caso e procederanno allo spoglio delle schede eventualmente non scrutinate, determinando i voti validi ottenuti da ciascuna lista e i voti validi di preferenza di ciascun candidato. Concluse tali operazioni, ciascun Ufficio centrale circoscrizionale comunicherà gli esiti della verifica all’Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte d’Appello di Palermo, che a sua volta determinerà il superamento o meno della soglia di sbarramento del 5% da parte delle singole liste. Ovviamente i dati definitivi serviranno a definire chi sono gli eletti all’Assemblea Regionale dopo la ripartizione dei seggi su base provinciale. E le verifiche, al momento, non hanno solo determinato il ripescaggio di Bossi. Infatti è cambiata sul sito del ministero la composizione degli eletti alla Camera. Nel collegio Sicilia 1 proporzionale non sarebbe stata eletta la licatese Annalisa Tardino, attuale eurodeputata della Lega. Secondo le novità emerse, in Sicilia nei collegi plurinominali alla Camera sono stati eletti 6 deputati col Movimento 5 Stelle, 5 con Fratelli d’Italia, 3 col Partito Democratico, 1 con la Lega, 2 con Italia Viva – Azione e 2 con Forza Italia. Il seggio tolto alla Lega andrebbe al vicesegretario nazionale del Pd, Giuseppe Provenzano, già eletto e che opterebbe per Palermo. Quindi in uno dei due seggi assegnati al Pd, in base ai calcoli elettorali, entrerebbero alla Camera, al posto di Provenzano, o Teresa Piccione o l’agrigentina Giovanna Iacono. E nel frattempo, scrutinate le ultime 6 sezioni mancanti, tra 4 a Burgio e 2 ad Agrigento, si è conclusa la corsa in affanno tra i due contendenti del seggio regionale agrigentino del Movimento 5 Stelle. Angelo Cambiano, ex sindaco di Licata, ha vinto superando di soli 40 voti il deputato favarese uscente, Giovanni Di Caro.

Notizie correlate

Leave a Comment