ENERGIA Brutte notizie per le famiglie!
GAS Dal 10 gennaio 2024 fine del mercato tutelato. l’Iva al 22%.
LUCE: rinviata la fine mercato tutelato luce al 1° luglio
A cura di: Manlio Cardella
ALCUNE INDICAZIONI UTILI, PER ORIENTARVI A SCEGLIERE LA TARIFFA MIGLIORE.
La strada verso il mercato libero è ormai vicina. Come ricorda Arera (Autorità di regolazione per energia Reti e ambiente), il passaggio obbligato dal tutelato al libero per famiglie e condomini è previsto, per quanto riguarda la bolletta del gas, dal 10 gennaio 2024. Mentre, per quanto riguarda l’elettricità, la data da segnare sul calendario è il 1 luglio 2024. È giusto ricordare, per evitare allarmismi, che la fornitura di luce e gas continuerà a essere garantita anche a chi non migra verso il mercato libero. Quanto ai prezzi, nel caso in cui l’utente non facesse nulla, dovrebbero restare in linea con quelli previsti dal servizio a maggior tutela. L’Arera ha infatti predisposto un servizio, definito di “continuità” o a “tutele graduali”, pensato per garantire la continuità delle forniture e scongiurare corse ai rialzi che potrebbero danneggiare i consumatori.
Il regime di maggior tutela non cesserà di esistere per tutti, in quanto verranno tutelati i così detti utenti vulnerabili (disabili, over 75, chi si trova in una situazione di calamità o di oggettiva difficoltà economica). In questi casi, come precisa Arera, “il venditore continuerà ad erogare la fornitura con il servizio di tutela della vulnerabilità”.
COME SCEGLIERE LA TARIFFA PIÙ CONVENIENTE
Partendo dal presupposto che l’attivazione di una nuova fornitura è sempre gratuita, ecco alcuni consigli da seguire durante la decisione. Sicuramente, i consumatori dovranno fare attenzione al prezzo dell’energia, mentre oneri e imposte sono uguali e stabiliti da Arera. È inoltre molto importante scegliere la tariffa più adatta. Quest’ultima può infatti essere a prezzo fisso o indicizzato. Nel primo caso il costo viene bloccato per un periodo di 12 o 24 mesi, mentre nel secondo varierà di mese in mese in base a un indice di riferimento, in genere legato al costo stesso della materia prima.Bisogna poi considerare anche gli orari e le abitudini del nucleo familiare, in modo tale da scegliere la tariffa più convenite per loro. Esitono, infatti, tariffa monoraria, uguali per tutte le fasce orarie, e la bi-oraria con un prezzo dell’energia che varia a seconda dell’ora e del giorno.
COSA ACCADE A CHI NON SCEGLIE L’OPERATORE DEL MERCATO LIBERO
Chi non vuole scegliere l’operatore del mercato libero per la luce sarà assegnato a un nuovo fornitore del mercato libero, entrando così nel cosiddetto Servizio a tutele graduali, la cui durata è di 3 anni. Chi invece non sceglie il mercato libero per il gas, rimarrà comunque con il suo attuale fornitore ma cambierà la tariffa: gli verrà assegnata una cosiddetta ‘tariffa Placet’, valida per un anno.
I COSTI E LE NUOVE TARIFFE: STOP ALL’IVA DEL 5% SUL METANO
A partire dal 1° gennaio si torna al regime pre-emergenziale, per tutti. Nel Ddl, per sostenere le difficoltà economiche delle famiglie, è stato introdotto il contributo straordinario destinato ai titolari di bonus sociale elettrico, uno sconto sulla bolletta, reso operativo dall’Arera. Nulla è stato, però, introdotto per il gas. Pertanto dal 1° gennaio 2024, per il gas metano per usi civili e industriali, comprese anche le forniture di servizi di teleriscaldamento e le somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto di servizio energia (allegato II, Dlgs 30 maggio 2008 n 115), si tornerà ad applicare l’aliquota Iva ordinaria, che va dal 10 al 22 per cento. Per il gas impiegato in usi civili si applica l’aliquota ridotta al 10% solamente ai primi 480 metri cubi all’anno, poi la percentuale è al 22%.
PER QUANTO RIGUARDA LA LUCE, NEL CONTEMPO ARERA SPOSTA LA FINE DEL MERCATO TUTELATO DAL 1° APRILE 2024 AL 1° LUGLIO 2024.
L’Autorità dell’energia per la fine del mercato tutelato della luce ha spostato la data dal 1° aprile 2024 al 1° luglio 2024 per i clienti domestici non vulnerabili di elettricità
Appare di una gravità inaudita, proprio il dato dell’Istat, secondo il quale chi dovesse passare oggi al mercato libero della luce pagherebbe in media il 56,7% rispetto al tutelato, 44,33 centesimi di euro per KW/h contro i 28,29 centesimi. Il Governo, per non scontentare i burocrati di Bruxelles, pur di favorire la lobby delle compagnie energetiche, preferisce mettere una tassa sulle famiglie che, stando ai dati Istat relativi ai prezzi di novembre, equivale a 433 in più su base annua per una famiglia tipo.