Enzo Iacono, Cgil: “La brutta vicenda di Favara sia da esempio per una gestione integrata dei rifiuti in tutti i Comuni SSR”

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Gli operatori del servizio rifiuti del Comune di Favara sono in sciopero da 13 giorni a che punto è la vertenza?

“Dopo il tavolo di discussione convocato dalla Prefettura a seguito del quale è stata assicurato il trasferimento, in tempi brevi, delle somme da parte della Regione, ieri in tarda mattinata i lavoratori hanno ripreso il lavoro per cui nel giro di pochi giorni si dovrebbe  tornare  alla normalità. Mi faccia, in questa sede, ringraziare S.E. il Prefetto  il cui intervento ha permesso lo sblocco della vertenza. Deve essere chiaro però che senza la soluzione definitiva con il versamento costante delle somme da parte del Comune il problema si ripresenterà in quanto una cosa deve essere chiara: i lavoratori hanno diritto al pagamento dello stipendio puntualmente. La CGIL FP continuerà a sostenere i lavoratori con ogni mezzo”.

Il problema dei mancati pagamenti  si inquadra in una situazione di forte criticità della gestione dei rifiuti, in tutta la provincia, quali iniziative sta mettendo in campo la Sua Organizzazione?

“Nella provincia di Agrigento la situazione è molto variegata: nella SRR di Sciacca la gestione prevalente è in house o in economia solo il Comune di Sciacca ha appalto il servizio mentre nella SRR di Agrigento tranne i comuni di Palma di Montechiaro e Ravanusa, tutti gli altri Comuni sono in appalto. Sarà un caso ma posso affermare con certezza che in tutti i comuni la cui gestione è in house o in economia non è necessario effettuare assemblee e scioperi per ottenere la retribuzione e i rapporti Sindacali-Industriali sono improntati al miglioramento dei servizi, della qualità e della sicurezza del lavoro. Non si può fare impresa se non si ha la capacità finanziaria di anticipare almeno due mensilità di spettanze ai lavoratori. Quindi non sarebbe difficile tranne che nelle situazioni patologiche come Favara e in parte Porto Empedocle, risolvere questo annoso problema”

Qual’ è il ruolo delle SRR in questa situazione?

“In Sicilia non è applicato pienamente il D. lgs n. 152/2006, il cosiddetto codice ambientale, la legislazione Regionale, dopo il disastro delle gestioni degli ATO rifiuti, ha permesso la frammentazione delle gestioni con la costituzione degli ARO per cui quasi ogni comune ha una propria gestione. Il sistema integrato dei rifiuti dovrebbe prevedere un’unica filiera che va dalla raccolta al trasporto allo smaltimento e alla dotazione degli impianti necessari all’autosufficienza degli ambiti provinciali con un’unica tariffa. Le attuali SRR non hanno nessun potere di indirizzo e controllo per il fatto che le centrali di appalto sono, di fatto, i Comuni di conseguenza c’è una gestione polverizzata senza impianti di smaltimento per cui la situazione diventerà drammatica con la chiusura o l’esaurimento delle grandi discariche. Su questo sono gravi le responsabilità della Regione Siciliana”

Il Lavoro per la Sua Organizzazione non manca ..

“Guardi la situazione è complessa per il fatto che i Comuni, nella nostra provincia, non riescono a mettere in campo una gestione unica con la costruzione degli impianti necessari e con una riscossione efficace della tariffa di igiene ambientale il nostro ruolo è quello di concorrere ad individuare le soluzioni ma, innanzitutto, di risolvere definitivamente l’annosa questione dei gravi ritardi nei pagamenti delle spettanze ai lavoratori e poi di migliorare la qualità e la sicurezza del lavoro”.

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