Il ragazzo, secondo una prima ricostruzione, stava ricaricando la bombola quando il tappo utile alla copertura è saltato colpendolo da distanza ravvicinata.
Massimo Aliseo aveva trovato una stabilità lavorativa, con un nuovo contratto e tante belle speranze per il futuro, in concomitanza con la nascita della seconda figlia, venuta al mondo poco meno di tre settimane fa, il 18 dicembre scorso. Aliseo lascia moglie e due figli.
In seguito alla tremenda esplosione sono rimaste stordite altre tre persone (che sono in stato di choc) che hanno ricevuto immediatamente soccorso dai sanitari del 118.
Sul posto anche i carabinieri della stazione di Aragona, la Polizia di Stato e una squadra di Vigili del fuoco.
“Morire sul lavoro e’ inaccettabile. Succede anche in quest’anno nuovo: dobbiamo ricordare che siamo davanti a una vera e propria piaga sociale da affrontare mettendo in testa i diritti e la sicurezza sul lavoro. Le mie condoglianze alla famiglia di Massimo Aliseo”. Lo scrive su twitter Roberto Fico, presidente della Camera, ricordando la morte dell’operaio agrigentino causata dall’esplosione di una bombola di ossigeno nella zona industriale di Agrigento.