Rush finale nel deposito in Corte d’Appello a Palermo delle liste dei candidati nelle Isole Sicilia e Sardegna alle prossime Europee. I dettagli.
Altre liste di candidati sono state depositate in Corte d’Appello a Palermo, nella circoscrizione Isole Sicilia e Sardegna, per le prossime elezioni Europee del 26 maggio.
Forza Italia candida Silvio Berlusconi capolista, poi Giuseppe Milazzo, deputato regionale, capogruppo e gradito a Gianfranco Miccichè, e poi Saverio Romano, ex ministro e fondatore del “Cantiere Popolare“. E poi l’eurodeputato uscente Salvatore Cicu, nato a Palermo, anche se la sua candidatura è riferibile alla Sardegna, e poi la senatrice catanese Urania Papatheu, poi la figlia dell’ex eurodeputato Salvatore Iacolino, Giorgia, consigliere comunale ad Agrigento, poi Dafne Musolino, messinese, sostenuta dal sindaco Cateno De Luca, e poi la sarda Gabriella Greco, avvocato e già consigliere regionale in Sardegna.
La Lega di Salvini candida Igor Gelarda, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Palermo e responsabile regionale degli Enti locali. Poi Angelo Attaguile, già deputato nazionale della Lega, l’imprenditrice Maria Concetta Hoops di Mazara del Vallo, e Annalisa Tardino, ex candidato sindaco di Licata. E poi l’avvocato Francesca Donato, dal luglio 2013 presidente dell’associazione Progetto Eurexit che sostiene la fuoriuscita dell’Italia dall’Eurozona e già candidata alle Europee 2014 sempre con la Lega. Poi il sardo Massimiliano Piu, tra gli esponenti della Lega più rappresentativi della provincia dell’Ogliastra. E poi, ancora in Sardegna, la sassarese Sonia Pili. Tra gli esclusi eccellenti vi è Fabio Cantarella, assessore a Catania nella giunta di centrodestra di Salvo Pogliese, e responsabile degli Enti locali nella Sicilia orientale. Il capolista è Matteo Salvini.
E poi al deposito è la lista di “Fratelli d’Italia”. Il partito di Giorgia Meloni, dopo l’accordo sfumato con gli Autonomisti di Raffaele Lombardo, ha accolto un secondo già militante nel movimento “Diventerà Bellissima” di Nello Musumeci. Dopo il senatore Raffaele Stancanelli, che ha accettato la candidatura nonostante l’appello di Musumeci a mantenersi neutrali, adesso si candida anche l’avvocato Francesco Rizzo, già candidato sindaco di Lipari, che commenta: “La mia vicinanza al presidente Musumeci resta intatta. Lo è adesso e lo sarà anche dopo il voto. Questa scelta non nasce all’interno di ‘Diventerà Bellissima’, ma è frutto dell’accordo con il Movimento nazionale per la sovranità di cui sono dirigente”. Per coloro che non ne sono a conoscenza, il Movimento nazionale per la sovranità è la formazione politica di cui è segretario l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Dunque, nella circoscrizione Isole Sicilia e Sardegna, insieme a Stancanelli e Rizzo, sono candidati con “Fratelli d’Italia”, e per la Sicilia, la deputata Carolina Varchi, il consigliere comunale palermitano Francesco Scarpinato, l’ex consigliera di circoscrizione di Messina, Maria Fernanda Gervasi, e il sindaco di Avola Luca Cannata. Capolista è Giorgia Meloni. Nel frattempo è ufficialmente rottura tra Partito Democratico e Sicilia Futura dell’ex ministro Salvatore Cardinale. Il Pd, infatti, ha già presentato la lista dei candidati: Caterina Chinnici, Pietro Bartolo, Andrea Soddu, Michela Giuffrida, Attilio Licciardi, Virginia Puzzolo, Mila Spicola e Leonardo Ciaccio. “Sicilia Futura” esclusa replica tramite il segretario regionale, Beppe Picciolo, che dichiara: “Da parte nostra un nuovo inizio che rafforzi la presenza nei territori e ribadisca la vicinanza di ‘Sicilia Futura’ a quanti vogliono veramente il bene della propria terra andando oltre le sterili barricate e guardando ad una prospettiva veramente meridionalista. Il Partito Democratico sembra mettere davvero in discussione l’identità moderata, pluralista e liberale che Sicilia Futura aveva condiviso. In verità non abbiamo capito cosa voglia fare il Pd siciliano in futuro, mentre oggi appare troppo confuso nelle istituzioni e sul territorio”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)