Si profila la conclusione della stagione del precariato per i circa 2500 lavoratori siciliani ex Pip. Il presidente Schifani e l’assessore Falcone presentano un piano di stabilizzazione.
Per i circa 2500 lavoratori ex Pip (Piani inserimento professionale) si procede verso la soluzione e la conclusione della stagione del precariato, dopo oltre due decenni di attesa. Il presidente della Regione, Renato Schifani, e l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, hanno appena esposto un piano di azione in tre punti. Si tratta di tre direttive: la prima è stabilizzare i lavoratori distribuendoli in base ad esigenze e competenze nelle società partecipate e controllate dalla Regione, nelle Aziende sanitarie provinciali, e in tutte le società pubbliche o parapubbliche dove possano essere utilmente impiegati. La seconda riguarda gli incentivi all’impiego in altre società. La Regione renderà a disposizione il 10% del fondo per l’occupazione sotto forma di sgravi per le società che dovessero impiegare un lavoratore proveniente da tale bacino. E gli incentivi saranno validi per 5 anni. La terza linea di intervento sarà l’accompagnamento alla pensione per coloro i quali sono prossimi all’età pensionabile e sceglieranno tale possibilità. Al fine di tutto ciò il governo intende impiegare fondi per 17 milioni di euro tratti dai POC, i piani operativi finanziati dalla Comunità europea. E sono risorse ritenute sufficienti per la copertura. Mimma Calabrò, segretario generale Fist Cisl Sicilia, che segue da anni la vertenza, commenta: “Finalmente si passa dalle parole ai fatti, e vediamo concretezza nelle azioni che si stanno intraprendendo. Il presidente Schifani si sta occupando personalmente di questa annosa vicenda. Il piano che ci è stato illustrato dal presidente insieme all’assessore Falcone appare concreto, e restituisce dignità a questi lavoratori nel pieno rispetto di tutte le norme e le leggi che regolano il settore. Apprezziamo il lavoro dell’assessore all’Economia Falcone, che ha già provveduto alla ricognizione dei fabbisogni tra tutte le società partecipate e i dipartimenti della Regione. Sarà importante anche il lavoro di collaborazione con gli enti ospitanti pubblici dove i lavoratori svolgono già parecchie mansioni, tra scuole, Comuni, Iacp e molti altri enti. Anche la finanziaria potrebbe dare una grossa mano d’aiuto per la ricollocazione dei precari. E’ importante che nessuno dei 2.500 lavoratori resti scoperto. Si devono assicurare serenità e futuro dignitoso per tutti gli ex Pip. E ci auguriamo che entro la metà del mese di marzo prossimo si parta con le prime ricollocazioni. Ed entro l’anno tutti avranno la dignità che gli spetta dopo 22 anni”.
Giuliana Miccichè