Di Franco Pullara
Domani, dopo due giorni di fermo, riprenderà la raccolta dei rifiuti a Favara grazie alla generosità e al senso di responsabilità degli operatori ecologici che tornano al lavoro senza nessuna prospettiva di ricevere gli stipendi.
Stasera hanno deciso di riprendere l’attività per lo stato di grave pericolo per la salute pubblica in città. Lo fanno dopo aver scritto una lettera al Prefetto che hanno affidato alla stampa.
Questa la lettera: “Eccellenza Signor Prefetto,
Noi operatori ecologici, in servizio a Favara dopo due giorni di astensione dall’attività lavorativa, abbiamo deciso in considerazione dell’attuale periodo di pandemia di riprendere il lavoro domani stesso.
Siamo padri e madri di famiglia che non riceviamo lo stipendio da due mesi e il fenomeno si ripete costantemente costringendoci ad indebitarci per sostenere le nostre famiglie, siamo anche cittadini consapevoli dei rischi del contagio e della necessità di mantenere l’igiene in città.
Il nostro vuole essere uno schiaffo morale a tutti i soggetti responsabili del disagio che viviamo ormai da anni.
Con le tasche vuote e con le tante esigenze delle nostre famiglie riprendiamo l’attività, nella speranza che il nostro sacrificio sia considerato da Sua Eccellenza, dai cittadini di Favara, dall’Amministrazione comunale e dai nostri datori di lavoro.
Siamo in grande difficoltà economica e ci aspettiamo il dovuto e la tutela della legge.
Ci auguriamo di non tornare mai più a protestare per ottenere il diritto alla giusta e puntuale remunerazione. Vogliamo ancora credere che nel giro di poco entreremo in possesso dei nostri soldi per dare serenità alle nostre famiglie
Con questa nostra speranza chiudiamo la lettera aperta a Sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento”.
Noi abbiamo sentito Alfonso Buscemi segretario provinciale della Cgil che assicura l’impegno delle tre sigle sindacali nella soluzione di una problematica che non fa onore a nessuno e che sta mettendo a dura prova i lavoratori e le loro famiglie.