Favara, omicidio Lupo, a giudizio immediato l’ex suocero Giuseppe Barba

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Non si terrà l’udienza preliminare e si andrà al giudizio immediato.

Lo ha stabilito oggi il gip del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto disponendo così l’immediato per Giuseppe Barba, 66 anni, accusato di avere ucciso il giorno di ferragosto scorso l’ex genero Salvatore Lupo, 45 anni dentro un bar con tre colpi di pistola dopo che la vittima aveva ordinato un gelato. All’origine del delitto i contrasti economici legati alla separazione della vittima con la figlia dell’imputato

Secondo gli inquirenti e i carabinieri della tenenza di Favara e della compagnia di Agrigento l’anziano avrebbe ucciso l’ex genero per motivi economici e per i dissidi scaturiti dopo la separazione con la moglie. Barba sarebbe stato tradito dalle immagini di un video, estratto dalle telecamere di un impianto di videosorveglianza, che immortala la sua Fiat Panda mentre effettua un tragitto nella direzione della via IV novembre, dove, in un bar, è stato commesso l’omicidio.

Proprio su quell’auto, grazie all’esame dello Stub, sono state trovate – sul volante in particolar modo – tracce di polvere da sparo che avrebbero confermato i sospetti dei carabinieri tanto da fare scattare, il 9 settembre, il fermo della Procura.

Il difensore, l’avvocato Salvatore Pennica, aveva chiesto ai giudici di annullare il provvedimento restrittivo sostenendo, fra le altre cose, una serie di vizi di forma che avrebbero reso nulli gli accertamenti scientifici in quanto eseguiti “in un contesto pieno di contaminazioni”. L’avvocato Pennica ha contestato pure il video sostenendo che “dalla visione emerge un contesto diverso, assai pieno di dubbi”.

La procura contesta le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione. Contestato anche il porto in luogo pubblico di un’arma da sparo e la detenzione illegale della stessa all’interno della propria abitazione. Il processo, davanti alla prima sezione della Corte di assise presieduta da Alfonso Malato, è in programma il 6 maggio.

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