Favara, revoca assessoriale a Varisano, Castronovo: “La questione precari a monte della revoca”

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“Sono venuti a mancare i rapporti fiduciari che a suo tempo avevano determinato la nomina di Varisano”.

Sono queste le giustificazioni della sindaca Alba, a due mesi dalla fine del suo mandato, alla revoca della nomina dell’assessore.  Per il consigliere Castronovo, che si era speso per l’ingresso in giunta di Varisano, conoscendone le sue capacità ma anche la sua disponibilità ad operare per il bene della comunità, tra i motivi della revoca si celerebbe una sua personale iniziativa,  quella di essere stato il promotore della richiesta della convocazione di un consiglio comunale aperto per affrontare senza demagogie la questione dei precari che da anni aspettano la stabilizzazione. Castronovo precisa che “il Consiglio comunale aperto sarebbe servito a sgombrare il terreno dagli equivoci visto che un membro dell’amministrazione ha insinuato il sospetto che a remare contro la stabilizzazione sarebbero stati gli uffici facendo nomi e cognomi di chi si sarebbe rifiutato di firmare le carte. Quindi un Consiglio comunale aperto con la presenza di amministratori e funzionari avrebbe messo in chiaro lo stato delle pratiche”

. Castronovo ritiene pure che dietro la revoca del mandato assessoriale a Varisano “ci sia il suo mancato voto in consiglio comunale ai due project financing motivato dal fatto che la maggioranza non abbia discusso sulla loro utilità. Castronovo dice di non appartenere a quella categoria di consiglieri che prima bocciano e poi chissà per quali motivi votano favorevolmente”.

C’è pure il fatto che il consigliere Castronovo da tempo chiede alla sindaca e all’assessore di istituire un albo fiduciario delle imprese per consentire a tutti gli imprenditori favaresi e non di partecipare alle gare che vengono bandite dal comune, evitando gli inviti estesi solo a  5 ditte, che conseguentemente portano a ribassi minimi. Lo stesso Castronovo chiede che vengano bloccate le gare in attesa che venga realizzato l’albo fiduciario delle imprese. Tra le sue richieste l’assunzione di manodopera locale, nel rispetto della legge, per i lavori di metanizzazione e un’apertura di dialogo con gli operatori della nettezza urbana.

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