E dire che qualche minuto prima avevano giurato di essere fedeli (come un marito ad una moglie e viceversa…) al sano principio di lavorare per il bene comune, ossia Favara.
Stamattina, dunque, hanno giurato i consiglieri comunali eletti al Comune di Favara; successivamente c’era da eleggere il presidente del Consiglio comunale. Posta alta, quindi, tragedie alte.
Ed ecco che il giuramento di qualche minuto prima va a farsi benedire. Il posto è troppo ambito e quindi iniziano le scaramucce, anche scientifiche. Il 12 pari è un esempio di quanta alchimia regna nelle menti politiche. Non solo, poi è caduto il numero legale con una perfezione disarmante.
Questa la premura di tutti, tutti. Occorre lavorare per il bene della città. Ma quando mai? La fretta, semmai, per cominciare a creare tensioni, spunnapedi e quanto altro che sia distaccato dalla vera politica, dalla res pubblica, dalla lealtà, da quella logica che certamente non lavora per il bene comune, Favara.
Cavolo, nella peggiore prima repubblica avevano la dignità di iniziare le scaramucce dopo qualche tempo dall’insediamento. I nuovi (?) sembrano invece essere già “altamente professionali”.
Chi ben comincia è a metà dell’opera, recita un proverbio. E a Favara, visti gli andazzi, è meglio tornare immediatamente al voto!
Strano, difficile, ma opportuno.