Tribunale di Palermo, a conclusione del giudizio abbreviato, ha inflitto oltre 150 anni di carcere a 13 presunti mafiosi del mandamento di Castelvetrano, fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro. L’indagine coordinata dai sostituti procuratori Francesca Dessì, Geri Ferrara e dall’aggiunto Paolo Guido è sfociata in 22 arresti il 19 aprile del 2018, giorno dell’operazione cosiddetta “Anno zero”. Sono 11 gli indagati a piede libero. Altri 18 imputati hanno scelto il rito ordinario. Dall’inchiesta è emerso l’interesse del clan anche nel settore delle scommesse on line, oltre ai reati di estorsione e danneggiamento. La pena più severa è stata comminata a Vincenzo La Cascia, 19 anni e 4 mesi, e a Raffaele Urso, 18 anni e 4 mesi. Poi Nicola Accardo 15 anni, Giuseppe Tilotta 11 anni e 4 mesi, Andrea Valenti 8 anni e 4 mesi, Antonino Triolo 12 anni, Angelo Greco 8 anni, Giuseppe Paolo Bongiorno 11 anni e 4 mesi, Calogero Guarino 11 anni, Leonardo Milazzo 10 anni e 8 mesi, Filippo Dell’Aquila a 12 anni, Mario Tripoli 3 anni e 4 mesi, Bartolomeo Tilotta 2 anni e 6 mesi. Unico assolto è stato Giuseppe Rizzuto, per il quale la Procura ha chiesto 2 anni per il solo reato di favoreggiamento.
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