Finanziaria e franchi tiratori: rinvio al 27

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Salta la maggioranza dopo l’approvazione di un emendamento del Partito Democratico. No alla maratona notturna all’Assemblea Regionale. Finanziaria rinviata al 27 dicembre.

I lavori all’Assemblea Regionale Siciliana per l’approvazione della Finanziaria si sono inceppati. E ormai è una corsa contro il tempo per concludere e approvare entro il 31 dicembre, pena l’esercizio provvisorio. Sono insorte delle scaramucce tra maggioranza e opposizione, che si sono infiammate quando è stato approvato, con 34 voti sì e 33 no (quindi con almeno 8 franchi tiratori), un emendamento del Partito Democratico su cui il governo ha espresso parere negativo.

Tanti deputati del centrodestra escono fuori dall’aula, e poi all’appello per il rientro ne mancano ancora parecchi. Anche il presidente della Regione, Renato Schifani, e l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, non sono più presenti a Sala d’Ercole. Tra i banchi del governo vi sono solo gli assessori di Fratelli d’Italia. E quindi, anziché procedere alla maratona notturna, il vice presidente vicario dell’Assemblea, Nuccio Di Paola, ha rinviato il tutto a dopo Natale, a venerdì 27 dicembre. Le opposizioni hanno puntato il dito contro il rinvio. Giuseppe Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico: “Senza il presidente della Regione e senza l’assessore all’Economia il dibattito sulla manovra non può proseguire. Qualcosa di importante è accaduto all’interno del governo e della maggioranza, è ovvio. Noi siamo stati in Aula ad attendere, siamo davanti ad un centrodestra irresponsabile”.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca: “Non siamo stati noi dell’opposizione a fare le barricate. Abbiamo assistito a fratture insanabili nella maggioranza. La ragione politica ha prevalso sugli interessi dei siciliani, forse nel centrodestra è iniziata la campagna elettorale. Hanno tenuto in ostaggio per ore il Parlamento e i dipendenti dell’Ars, rinviando a dopo Natale, sperando in un clima più disteso per evitare lo spettro dell’esercizio provvisorio che, a questo punto, comunque non mi sento di escludere”. Cateno De Luca, leader di ‘Sud chiama Nord’: “Per la prima volta da quando frequento questo palazzo accade qualcosa del genere. Noi eravamo qui pronti ad approvare le norme che servono alla Sicilia, ma c’è qualcuno che non guarda con senso di responsabilità a tutto questo e che sta alzando semplicemente il prezzo del suo ricatto. E’ una maggioranza in balia di ricatti e franchi tiratori. Noi restiamo fedeli agli impegni assunti. Ora il rischio è che alla ripresa dei lavori si ripresentino le stesse dinamiche di ricatto, creando ulteriori problemi”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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