Tracciato il calendario dei lavori per l’approvazione della Finanziaria all’Assemblea Regionale. L’Opposizione ha già depositato una valanga di emendamenti.
E’ stato tracciato il crono – programma dei lavori all’Assemblea Regionale verso l’auspicato traguardo dell’approvazione della Finanziaria entro il termine ultimo del 31 dicembre. Attualmente sono all’opera le Commissioni di merito a Sala d’Ercole, impegnate sui testi del bilancio e della legge di stabilità per il 2024. Tra audizioni e raccolta di emendamenti, le Commissioni dovranno terminare l’esame entro il 2 dicembre, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo. La commissione Bilancio avrà tempo fino al 12 dicembre. E gli uffici dei gruppi parlamentari di maggioranza e minoranza sono a lavoro sugli emendamenti alla manovra che dovrebbe essere incardinata in Assemblea il 15 dicembre. E la votazione dovrebbe cominciare dal 19 dicembre. Tuttavia il percorso non si profila senza difficoltà e ostacoli. Infatti, già in Commissione Affari Istituzionali l’Opposizione (tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Sud chiama Nord) ha depositato una valanga di emendamenti, addirittura circa 1.800, sollevando pertanto le barricate contro la maggioranza di centrodestra. E il capogruppo del Pd, l’agrigentino Michele Catanzaro, ammonisce: “Il governo sta iniziando l’esame della Finanziaria con il piede sbagliato. Chiederemo il puntuale rispetto del regolamento e ci avvarremo di tutte le misure a disposizione delle opposizioni per valutare bilancio e finanziaria. L’esame della manovra deve avvenire rispettando i tempi previsti dal regolamento e in presenza degli assessori nelle Commissioni di merito. Ci aspettiamo che il presidente dell’Ars presti la massima attenzione all’iter parlamentare della manovra finanziaria” – conclude. E rivolgendosi alle forze d’opposizione, l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, replica: “Noi lavoriamo con coscienza. Voi utilizzerete atti di ostruzionismo, è nella vostra disponibilità. Ma noi andiamo avanti. La manovra del governo punta a mettere in sicurezza i conti della Regione e degli enti locali, a garantire i servizi, ad aumentare le prestazioni e a lottare contro il precariato”. Nel frattempo, il recente pronunciamento negativo sulla parifica del Rendiconto 2021 da parte della Corte dei Conti ritarda inevitabilmente il saldo contabile della Regione. Secondo la Procura della Corte dei Conti la Regione avrebbe dovuto ripianare il disavanzo nei tre esercizi di bilancio successivi al 2019, quindi in tre anni, ma il governo Musumeci, con Gaetano Armao nella cabina di regia dell’assessorato al Bilancio, optò per una spalmatura in dieci rate annuali. E ciò in base ad un accordo con lo Stato sancito da un’apposita legge, che adesso Schifani brandisce per superare il blocco dei giudici contabili. E in ragione di ciò, il presidente della Regione ha appena annunciato che al più presto cesserà la materia del contendere con la Corte dei Conti.
Giuliana Miccichè