Giusva Fioravanti: “Il 6 gennaio del 1980 non ero a Palermo. Il terrorismo nero non c’entra nulla per la morte di Piersanti Mattarella”. E i pentiti di mafia confermano.
Oggi Valerio “Giusva” Fioravanti ha 61 anni di età. Ex terrorista nero – tra i fondatori del gruppo eversivo neofascista dei Nar, i Nuclei armati rivoluzionari, pluri-ergastolano, condannato al carcere a vita anche per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 della quale si è sempre dichiarato innocente – è stato detenuto dal 1981 al 2009. E’ libero, e a 40 anni dall’omicidio di Piersanti Mattarella ha ribadito la sua innocenza, sancita da sentenza definitiva di assoluzione in Cassazione del 17 febbraio 1998. A “IlSicilia” le sue parole sono state: “Il 6 gennaio del 1980 non ero a Palermo. Sono favorevole alla stessa collaborazione che diedi a Giovanni Falcone a suo tempo, quando dissi al magistrato che indagava che a me sarebbe potuto convenire fare qualche nome, indicare un mandante e ottenere sconti di pena, ma non l’ho fatto. E invece dissi a Falcone: ‘Io non c’entro niente. Continui ad indagare. Non si accontenti di questa facile verità servita su un vassoio d’argento’. Questa è la risposta che ho dato a Falcone e questa è la risposta che, con molto garbo e molto rispetto, darei a chiunque anche oggi”.
E poi Giusva Fioravanti ha aggiunto: “Un colpevole esiste, credo si chiami Madonia… Una suora che lo ha incontrato mi ha raccontato che Madonia si vantava di avere ucciso Mattarella”. E infatti, secondo diversi collaboratori di giustizia ‘eccellenti’, l’omicidio Mattarella sarebbe stato esclusivamente di stampo mafioso e non vi sarebbe stato alcun interesse e coinvolgimento fascista. Ancora i pentiti hanno ipotizzato che l’esecutore materiale dell’omicidio di Piersanti Mattarella fosse stato il killer della mafia Nino Madonia, che sarebbe somigliante a Fioravanti. Infatti, il pentito Francesco Di Carlo ha raccontato: “Vedendo anche le fotografie di Fioravanti nei giornali, e uno conoscendo il Madonia, uno che sapeva, la differenza era poca, per questo si è potuta sbagliare la moglie di Piersanti Mattarella che ha indicato Fioravanti come il killer in via Libertà”.
E poi Di Carlo ha aggiunto: “Escludo completamente che all’omicidio Mattarella abbiano partecipato terroristi neri. Non esiste. Qui da noi se la facevano a gara per chi andarci. Si offendevano se non li chiamavano per andare a fare un omicidio. Si figuri”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)