Agrigento è Covid free da almeno due mesi. 13 in totale le persone positive al virus ad Agrigento dall’inizio della pandemia e non si registra un solo caso di persona infetta, sintomatica o asintomatica, da almeno due mesi. Nessun ricovero in ospedale nemmeno da altri Comuni. False dunque le notizie diffuse in queste ore da testate giornalistiche nazionali, secondo cui ad Agrigento sarebbe scoppiato un nuovo focolaio. Non è tollerabile alcun bollino rosso in qualunque mappa Covid 19 del Paese. Gli agrigentini hanno rispettato le regole, continuano a farlo scrupolosamente, soprattutto in luoghi aperti al pubblico o nei servizi al cittadino e al turista, e non si è mai registrato alcun focolaio d’infezione. Valutazioni frettolose danneggiano gravemente il sistema economico locale e gettano un’ombra sulla città e sulle attività produttive che stanno rialzandosi con coraggio e determinazione dopo gli effetti devastanti del lockdown. Probabilmente con superficialità alcune testate si riferiscono alla quarantena obbligatoria cui sono sottoposti alcuni migranti a bordo del traghetto Moby Zaza, ancorato al largo di un altro Comune, Porto Empedocle, in cui viene garantita la piena tutela della sicurezza sanitaria. Queste persone sono in isolamento, alloggiate in ponti isolati della nave e il personale può accedere unicamente con dispositivi di protezione individuali completi. Ogni altra versione di questa situazione ha scopi strumentali che finiscono esclusivamente per danneggiare imprese e lavoratori”.
Nota del Direttore
Carissimo sindaco, confermo quasi tutto ciò che Lei sostiene in questa sua ultima comunicazione alla cittadinanza.
L’unica perplessità che nutro, e non credo di essere il solo, riguarda il fatto che, pur rimanendo chiaro il fatto che tutto il personale di bordo della Mobi Zazà che ha in cura quei poveri cristi sia protetto con dispositivi completi, c’è un’altra circostanza che pone una serie di interrogazioni che rimangono senza risposta; di quanto accade a bordo della nave si sa poco, le notizie escono fuori con il contagocce, centellinate, quasi secretate. Di altro, signor sindaco, non sappiamo nulla. Del resto, come Lei ben sa, ad Agrigento accade che in una notte, in silenzio ed in segreto, vengono aperti centri di accoglienza per quarantene e per di più anche in pieno centro abitato.
Nonostante ciò, continuiamo ad essere ottimisti; Agrigento e gli agrigentini hanno saputo reggere bene l’urto pesante della pandemia. Nello stesso tempo, però, un pizzico di preoccupazione non ci abbandona se si considera che la Moby Zazà è ormeggiata a pochi passi da casa nostra e che il personale di bordo non può rimanere in eterno sulla nave. Chi scende, chi sale, chi esce, chi stacca per i turni e soprattutto chi si incontra.
Continuiamo ad essere ottimisti…
Lelio Castaldo