Menfi 26 agosto 2020 – Conoscenza, Coraggio e Umiltà sono le tre parole chiave recentemente utilizzate, che hanno suscitato molte speranze per il rilancio del nostro Paese, cui sembra ispirarsi l’Accordo firmato tra La Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, il Comune di Menfi e la Pro Loco di Menfi, con l’obiettivo di investire sui giovani e sulla loro preparazione, nonché elaborare nuove strategie di valorizzazione turistica e culturale a favore delle PMI che stanno soffrendo maggiormente il post Covid19 con la conseguente crisi economica.
L’Accordo prevede la condivisione di un percorso comune tra l’Amministrazione locale, La Rotta dei Fenici (in qualità di partner tecnico-scientifico oltre che coordinatore strategico) e la Pro Loco di Menfi, quale partner locale espressione della comunità e dei privati.
Tra le attività previste la elaborazione di una sorta di Piano Strategico Culturale e Turistico di Menfi, mettendo in rete gli attrattori territoriali a partire da Palazzo Pignatelli, in connessione con le attività dei comuni vicini, che con Menfi condividono l’esperienza di rete della Unione dei Comuni.
Tra i target su cui si intende puntare il turismo culturale, quello enogastronomico, il turismo scolastico ed educativo, il turismo silver e quello responsabile, esperienziale e creativo. E si parla anche di turismo di comunità.
Dichiarazioni dei protagonisti:
“Con questo accordo – dichiara Marilena Mauceri, Sindaco di Menfi – l’Amministrazione Comunale intende dotarsi, tramite La Rotta dei Fenici, di strumenti operativi e tecnico scientifici adeguati al difficile momento che stiamo vivendo. Puntare sui giovani e sulle imprese è la scelta obbligata se si vuole dare un futuro competitivo ad un territorio che ha dimostrato di esserlo ed oggi lo deve essere ancora di più.
Menfi è conosciuta per le sue produzioni vitivinicole ed agricole, per le molteplici qualità del suo territorio, come la Bandiera Blu ed altro. Questa qualità è stata premiata da un movimento turistico di buon livello anche internazionale. Adesso intendiamo puntare ancora più in alto valorizzando le recenti scoperte archeologiche e il recupero della identità, contando sul più importante “patrimonio” della nostra città che è la capacità della comunità di fare sistema. Per questo abbiamo coinvolto anche la Pro Loco, che ha risposto prontamente alla proposta ed invitiamo tutti quanti a partecipare a questa innovativa azione di rilancio del territorio.”
“Con tutto quello che sta accadendo sono cambiate modalità di viaggio e vacanza accelerando l’attuazione di nuovi modelli che si basano sulla sostenibilità, sulla esperienzialità e la creatività” – spiega Antonio Barone, Direttore della Rotta dei Fenici. “Adesso tocca alla comunità intera, e non al singolo operatore, modificare le modalità di accoglienza dei flussi turistici, persone che viaggiano per la qualità della partecipazione allo stile di vita del territorio, dunque un turismo di motivazione e non più solo di destinazione, un turismo della gente per la gente, un turismo di vero incontro e condivisione. Intervenendo sul “destination management” si può contribuire alla crescita dei territori nel senso di una maggiore competenza tecnica, dell’accoglienza e del servizio offerto al pubblico, che diventa parte della comunità durante la sua permanenza. Questo è un vero processo di valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale di un territorio. Un processo che La Rotta dei Fenici può certificare e contribuire a divulgare”.
Con questo Piano, elaborato insieme agli operatori privati ed agli stakeholders del territorio, prenderanno anche avvio una serie di iniziative per aumentare l’appeal del territorio di Menfi, partendo dal suo patrimonio culturale, naturale, rurale e paesaggistico, dai numerosi saper fare espressione di una storia antica della Sicilia.
Si mirerà a migliorare le capacità professionali degli operatori, dei volontari, dei giovani, in collaborazione anche con le scuole del territorio, ad accrescere la consapevolezza e la capacità operativa dell’intera comunità a partire dalle giovani generazioni.
Queste metodologie, tipiche della Rotta dei Fenici, trovano espressione nel concetto delle SmartWays, percorsi di eccellenza territoriale.