Forza Italia sospende Tamajo e Zacco

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“Frasi che screditano Forza Italia e i suoi eletti”: il Collegio dei probiviri sospende per 20 giorni l’assessore regionale Edy Tamajo e il consigliere comunale a Palermo Ottavio Zacco.

Il Collegio dei probiviri di Forza Italia ha sospeso per 20 giorni l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, e il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale a Palermo, Ottavio Zacco. E ciò a seguito del deferimento di Tamajo e Zacco da parte del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, che ha contestato alcune frasi pronunciate da Zacco nel corso di una manifestazione elettorale di Forza Italia del 7 maggio scorso in occasione delle elezioni Europee, ovvero: “Forza Italia ha utilizzato la Sicilia per fare diventare deputati solo dei camerieri, gente che non ha mai fatto politica, gente che non ha mai tenuto in mano un facsimile. Io oggi sento il dovere di scusarmi con tutti i miei amici per avervi fatto votare una persona alla Camera che l’indomani non solo si è scordato che è stato eletto in quel collegio, ma ha iniziato pure a fare la guerra al nostro gruppo e a questo territorio. Noi questo non lo possiamo più permettere, adesso i consensi sono i nostri, gli amici sono i nostri e noi tutti insieme dovremo decidere chi ci rappresenta in Europa ed è Edy Tamajo”.

E l’assessore Tamajo condivise tali frasi e le pubblicò sul suo profilo Instagram. Giorgio Mulè spiega: “Sono frasi che screditano Forza Italia, sia nella modalità sia nella composizione delle liste elettorali nelle competizioni nazionali, e i profili e la reputazione degli uomini e delle donne candidate nel nostro movimento”. Zacco e Tamajo replicano: “Sono interpretazioni personali di Mulè, del tutto generiche, senza indicare in concreto chi sarebbe stato screditato dall’intervento in esame e che, comunque, non integrano alcuna violazione statutaria”. E il Collegio dei probiviri, che ha accolto il ricorso di Mulè, così ha motivato: “Non vi è dubbio che l’affermazione secondo cui Forza Italia avrebbe utilizzato la Sicilia per fare diventare deputati solo dei camerieri, gente che non ha mai fatto politica, gente che non ha mai tenuto in mano un facsimile sia gravemente lesiva della dignità (oltre che dell’onore e della reputazione) dei parlamentari eletti in Sicilia e connotata da evidente slealtà nei confronti del Movimento”.

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