Nell’Agrigentino si restituiscono al territorio la Cattedrale di San Gerlando ad Agrigento e la Scala dei Turchi a Realmonte. I dettagli delle fumate bianche.
Ad Agrigento nel Duomo normanno, che sovrasta il colle del centro storico, la navata nord è stata in pericolo. Si è temuta la frana a valle, dove soffia la tramontana. E dal 25 febbraio del 2011, la giornata del santo Patrono, San Gerlando nato nella cittadina francese di Besancon, la Cattedrale intitolata a San Gerlando, vescovo di Agrigento, è stata chiusa. Il santo Gerlando è stato da sempre invocato dal popolo a difesa dalle calamità naturali: “San Giullannu senza ddannu”. E in verità 8 anni sono trascorsi senza danno. Il disastro è stato scongiurato non solo dalla intercessione di San Gerlando presso il Divino, ma anche dall’opera terrena di recupero in sicurezza e di consolidamento. E ordunque adesso il sindaco di Agrigento pro tempore, Calogero “Lillo” Firetto, ha revocato l’ordinanza numero 44 del 22 febbraio 2011 firmata dal sindaco dell’epoca, Marco Zambuto, che ha ruotato verso destra il chiavistello della Chiesa Madre della città dei Templi. E il cardinale Francesco Montenegro, vescovo successore del vescovo Gerlando mille anni dopo, al cospetto dei fedeli agrigentini ha annunciato: “Nuntio vobis gaudium magnum, vi annuncio una grande gioia. La Cattedrale sarà riaperta da venerdì 22 febbraio, quando celebreremo una Messa per solennizzare l’evento tanto atteso e verso il quale tanta fatica e apprensione abbiamo speso”. E nel frattempo, un altro fiore all’occhiello della provincia agrigentina è destinato a rifiorire con l’avvento della primavera. Infatti, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha diffuso un altro “gaudium magnum”, una grande gioia, allorchè la Scala dei Turchi a Realmonte, candidata patrimonio dell’Umanità, entro il prossimo maggio sarà liberata da transenne e passerelle e sarà fruibile incontaminata e sicura dal pericolo di crolli della marna bianca che la caratterizza. Musumeci, come commissario regionale dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico in Sicilia, ha scritto e diffuso: “Ancora poche settimane e l’unico accesso alla spiaggia di Scala dei Turchi a Realmonte, nell’Agrigentino, sarà ripristinato. E’ infatti prevista per fine aprile la conclusione dei lavori per la messa in sicurezza del litorale. Restituiamo alla pubblica fruizione, con un ingresso pedonale sicuro, una delle spiagge più suggestive della Sicilia e meta di turisti provenienti da tutto il mondo. Prosegue senza sosta la nostra attività di tutela e valorizzazione del territorio”. Attualmente un’ordinanza del sindaco di Realmonte, a tutela dell’incolumità pubblica, impedisce il transito a causa del rischio della caduta di massi, rilevata e segnalata in principio dall’associazione ambientalista MareAmico di Claudio Lombardo. Le necessarie opere sono eseguite dall’impresa Sjles di Policoro, in provincia di Matera, per un importo di 181mila euro. E consistono, tecnicamente, nella bonifica del costone roccioso interessato, il distacco delle sue parti instabili, la collocazione di reti paramassi in acciaio, la chiodatura di una rete corticale oltre a un sistema di drenaggio dei filoni idrici presenti.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)