Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, ha interessato l’Ufficio legale del Comune nel merito di quanto recentemente dichiarato, tramite una nota stampa, dal vice presidente provinciale del Codacons di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, il quale ha accusato il dirigente del Secondo settore e Comandante della Polizia municipale di abuso nella gestione delle risorse distrettuali sanitarie paventando di interessare la Procura della Repubblica in mancanza di controlli da parte dei Sindaci. In particolare, ha evidenziato la mancanza di atti deliberativi e del piano di riparto. Miccichè afferma: “Gli atti prodotti smentiscono clamorosamente le accuse. Con il verbale dell’8 luglio 2020, il Comitato dei Sindaci del Distretto sanitario D1, di Agrigento, Aragona, Favara e Raffadali, ha incaricato il Dirigente pro tempore di avviare il Piano di Zona 2018/2019 e 2019/2020, ponendo particolare attenzione all’Asacom, ossia il servizio di assistenza scolastica all’autonomia e alla comunicazione degli studenti disabili. Con il verbale del 19 febbraio 2021, il Dirigente Comandante, prima di dichiarare la conclusione dei lavori, ha rappresentato che i servizi del Piano di Zona sarebbero stati suddivisi secondo il principio del numero della popolazione, e, per ciò che riguarda l’Asacom, secondo il numero di utenti assistiti. Con verbale del 26 febbraio 2020, il Comitato dei Sindaci ha approvato il Piano di Zona redatto dall’Ufficio di Piano. Sicché non è veritiera la lamentata carenza di atti deliberativi e del Piano di Riparto. Inoltre, l’Amministrazione comunale, con deliberazione di Giunta numero 113 del 16 luglio 2021, ha fatto proprio il Piano di Zona che, trasmesso alla Regione, è stato approvato con prescrizioni, fatte proprie con deliberazione dal Comitato dei Sindaci nella seduta del 4 novembre scorso. Poi, con tempestività, l’Ufficio ha adottato la delibera 2515 del 5 novembre 2021 assicurando così il servizio senza soluzione di continuità ai 93 utenti cittadini. In via istruttoria, l’Ufficio del Distretto, intanto, aveva contattato per le vie brevi i responsabili dei vari Comuni che avevano comunicato i dati degli utenti: Aragona 13, Favara 53, Raffadali 17, per un totale, compreso Agrigento, di 176 utenti. In aderenza al criterio di riparto di cui al verbale del 19 febbraio 2021, la somma totale di 202mila e 88 euro è stata divisa per il numero degli utenti, 176, ottenendo quella pro capite, mille e 148 euro. Sicché la quota spettante al Comune di Agrigento, ovvero 106mila e 785 euro, è stata sottostimata di alcune migliaia di euro. Si coglie l’occasione per ribadire che l’ufficio del Distretto ha agito con correttezza, trasparenza e tempestività nell’interesse dei Comuni interessati e che nessuna calunnia potrà scalfire stima e fiducia nell’operato dei suoi componenti”.
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